2015
Carvalho: «Juventus, ora tocca a te!»
Il difensore del Monaco lancia la sfida contro i bianconeri
E’ l’unico nel Monaco ad aver alzato al cielo la Champions League: all’epoca vestiva la maglia del Porto e festeggiava con José Mourinho. Ora Ricardo Carvalho deve prepararsi in vista della doppia sfida contro la Juventus per i quarti di finale. Il difensore è innanzitutto fiducioso circa il suo recupero dopo l’infortunio con la Nazionale: «Avverto sensazioni positive. Mi sto sottoponendo a una “full immersion” di terapie in modo da essere pronto. La distorsione al ginocchio non era così grave. Se tutto andrà per il verso giusto, a Torino ci sarò», ha dichiarato a Tuttosport prima di entrare nel merito del match: «Noi abbiamo tanto, tantissimo da guadagnare e loro molto da perdere. La Juventus è favorita dal pronostico per la sua storia, per il suo organico, per il fatto che si appresta a conquistare il suo quarto scudetto consecutivo».
CONSAPEVOLEZZA – La qualificazione ai danni dell’Arsenal è stata sofferta, ma ha caricato a mille la squadra di Jardim: «Nello spogliatoio si respira un’aria di grande serenità e allegria. Finalmente ci siamo resi conto di poter centrare qualsiasi risultato anche senza Falcao e James Rodriguez che la scorsa estate ci hanno salutato. Con Jardim siamo cresciuti e maturati», ha spiegato il difensore.
GLI AVVERSARI – Secondo Carvalho la Juventus saprà sopperire al forfait di Paul Pogba, mentre il pericolo numero uno è Carlos Tevez: «Il francese è sicuramente un uomo molto importante nello scacchiere del tecnico Allegri. Un grande talento. Ma la verità è che nel calcio si gioca in 11 e spesso i sostituti non fanno rimpiangere i titolari. Tevez? Non si ferma mai. Un bomber rapido, molto difficile da marcare. E soprattutto che fa la differenza. Lui mi ha inflitto uno dei dispiaceri più grandi della mia carriera di calciatore: lo United ci ha soffiato la Champions nella finale di Mosca 2008. Avevamo il match-ball nella lotteria dei rigori, ma sfortunatamente il grande Terry è scivolato su una pozzanghera…». Infine, ha parlato di Alvaro Morata, che ha visto crescere nelle giovanili del Real Madrid: «E’ un attaccante talentuoso, ha sempre segnato un sacco di gol. Si vedeva subito che aveva un potenziale enorme. Però in prima squadra era chiuso. Appena ha avuto modo di giocare con frequenza, come appunto nella Juve, ha subito mostrato le sue doti. Ora pure nella Nazionale spagnola».