Schürrle: «Con il Napoli finale anticipata» - Calcio News 24
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Schürrle: «Con il Napoli finale anticipata»

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L’attaccante del Wolfsburg presenta la sfida di Europa League

Considerato all’inizio della sua carriera un grande bluff, André Schürrle si è preso la sua rivincita: ha segnato contro il Brasile ai Mondiali e nella finale ha servito l’assist decisivo per Götze, ora però, dopo aver eliminato l’Inter dall’Europa League (che tra l’altro pare abbia provato a prenderlo prima del Chelsea), vuole ripetersi con il Napoli. «Non è stato facile. Quello che manca all’Inter è la sicurezza nei propri mezzi. Hanno buone individualità e lo hanno dimostrato, ma sono sembrati un po’ timorosi. Quando si affronta l’Inter ci si aspetta una squadra più forte mentalmente», ha dichiarato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport l’attaccante del Wolfsburg, che a proposito del Napoli ha aggiunto: «Penso sia una finale anticipata. Siamo le due squadre più forti fra quelle rimaste. Sarà difficile in trasferta, per questo dobbiamo vincere in casa. Lì l’ambiente è caldissimo. Chi temo? Higuain. Ma tutto l’attacco del Napoli è forte, dobbiamo stare attenti».

SPECIAL ONE – Schürrle, però, non si sente al top della forma, avendo giocato poco col Chelsea. Il rapporto con Josè Mourinho, però, resta ottimo: «Lui è semplicemente “The special one”. Non è un caso se i giocatori non parlano male di lui. È sempre onesto, sa come stimolare ogni atleta sia dal punto di vista mentale che fisico. Ti entra nel cuore e ti rendi conto che con lui giochi meglio, dai di più. Dopo il Mondiale sono tornato stanco e con qualche problema fisico. Non giocavo, la squadra vinceva e lui comprensibilmente non cambiava nulla. Io volevo giocare di più e allora sono partito, ma non ho mai avuto problemi con lui».

IL PROGETTO – Il calciatore tedesco ha spiegato poi la scelta di tornare in Germania e di sposare il progetto del Wolfsburg: «Questo club è proiettato al futuro. Anche se la società non dovesse investire sul mercato, resteremmo una squadra giovane. Molti quest’anno giocano per la prima volta un torneo internazionale. Non si può che migliorare. E qualcuno arriverà…».

LA TRUPPA TEDESCA – Si passa poi a parlare dei colleghi connazionali che giocano nel campionato italiano. Si parte da Miroslav Klose, coperto da elogi: «Per me è un giocatore e un uomo straordinario. Arrivai in nazionale a 19 anni: poteva considerarmi un antagonista, invece mi diede tantissimi consigli. Per me è stato un secondo padre. Lo è stato per tutti i più giovani, fondamentale per l’intera squadra. Non mi sorprende abbia segnato tanti gol pure quest’anno: ha una voglia matta di giocare, è malato di calcio. Per questo pure dopo il Mondiale vinto e i record raggiunti continua a impegnarsi al massimo. Ammiro tantissimo la sua intelligenza calcistica. Spero di incontrarlo l’anno prossimo in Champions». Si passa poi alle difficoltà di Lukas Podolski e Mario Gomez: «Andare in un campionato nuovo a gennaio non è facile. Lukas all’Arsenal giocava poco, quindi non è arrivato in buone condizioni. Contro l’Australia ha segnato: va servito nel modo giusto, noi in nazionale sappiamo come fare, i compagni all’Inter forse no. Mario invece… dispiace abbia avuto infortuni gravi e non abbia mostrato tutte le sue qualità. Ma qualche gol pesante per la Fiorentina lo ha segnato: visti i tanti problemi è significativo».

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