Sulla Juventus: «Può arrivare tra le prime 4 d’Europa»

Carlo Ancelotti, allenatore del Real Madrid, ha parlato ai microfoni di “Radio Anch’io Sport“, trasmissione in onda sulle frequenze di “Radio 1” del ritorno di Champions con l’Atletico Madrid: «Le assenze non ci preoccupano. Oggi valuteremo le condizioni di Bale ma siamo pronti ad affrontare l’Atletico al Bernabeu. Giochiamo in casa, lo stile dei nostri avversari non cambierà e con l’aiuto dei tifosi possiamo passare il turno. Viviamo un buon momento. Abbiamo avuto una flessione a febbraio legata agli infortuni di Modric, James e Ramos ma ora stiamo bene, siamo in lotta per il campionato e speriamo di essere competitivi fino alla fine in Champions».

IL FUTURO – Questo il pensiero di Ancelotti su un possibile incrocio con la Juve in semifinale: «Incontrare la Juve in semifinale? Chi arriva in semifinale è un avversario difficile. La Juve può arrivare tra le prime quattro in Europa dopo il buon risultato dell’andata con il Monaco». Ancelotti ha poi parlato del suo futuro: «Rientrare in Italia? Prima di andare via ci ho pensato parecchio perchè non era facile ma all’estero mi sono trovato molto bene e ora come ora non rientrerei. Non mi vedo da altre parti lontano dall’Europa, vorrei continuare al Real. La serie A? Il calcio italiano rimane sempre molto molto competitivo. La differenza con gli altri è l’ambiente: gli stadi sono più vuoti, la violenza. Io all’Inter? Mi risulta un po’ complicato per una questione che riguarda il mio passato. Sono legato al mio passato senza nulla togliere all’Inter, squadra per la quale facevo il tifo da bambino. Allenare in Nazionale? Voglio allenare tutti i giorni, lavorare sul campo ogni giorno e ora la Nazionale è in ottime mani. Io alla Roma? Tutto può succedere, anche che smetto».

IL MILAN – «Inzaghi? Fa parte della storia del Milan. Ingaggiandolo il Milan ha preso un rischio perchè non ha esperienza ma nessuno ce l’ha quando uno inizia a fare un lavoro. Questo è un anno di transizione e spero che il Milan possa continuare con Inzaghi visto che a poco a poco e piano piano qualcosa si inizia a intravedere. Berlusoni cede il Milan? Non ho parlato con lui ultimamente. La cessione è un aspetto economico e finanziario. Berlusconi resterà sempre un tifoso del Milan anche in caso di cessione».

ALTRI TEMI – «Verratti il nuovo Pirlo? Dal punto di vista tecnico sono diversi ma Marco è il giocatore più indicato a sostituire Pirlo perchè Verratti ha una cosa che in pochi hanno alla sua età: la personalità. Verratti gioca più corto rispetto a Pirlo ma può essere il sostituto ideale. Cristiano Ronaldo? Si gestisce da solo. E’ un professionista esemplare. Non so se sia il giocatore più bravo che ho allenato ma è sicuramente il più efficace. La contestazione dei tifosi del Real? C’è una bella differenza con l’Italia: gli ultras e gli striscioni sono dimenticati e non esistono più. Il Real negli ultimi due anni ha fatto un gran lavoro per eliminare le frange più estreme del tifo e l’ha fatto. Ci hanno contestato, ci hanno fischiato ma è completamente diverso dall’Italia: non se ne può più di leggere di ultras violenti. Il Porto sorpresa della Champions? Sono 4 partite aperte, escluso il Barcellona che ha vinto 3 a 1 a Parigi ma sarà difficile fare due gol al Porto. Differenze tra la Juve di Conte e quella di Allegri? Arrivare in una squadra nuova non è mai facile e Allegri ha fatto grandi cose. E’ vero che arrivava in una squadra già collaudata ma arrivare e fare quello che ha fatto lui quest’anno è un merito importante».