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2015

Campionato + Champions: bunker Juve, sei la difesa regina d’Europa

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Spazio ai dati: la Juventus difende meglio di Bayern Monaco, Barcellona e Chelsea. Altra storia per la fase offensiva

Prendiamo come campione esplorativo i primi quattro tornei europei – Liga, Premier League, Bundesliga e Serie A – e valutiamone l’andamento delle capoliste: Barcellona, Chelsea, Bayern Monaco e Juventus, tre delle quali tuttora in corsa per aggiudicarsi l’attuale edizione della Champions League. Cosa raccontano i numeri? E cosa si nasconde dietro questi riscontri?

ATTACCO – Sommiamo il dato dei rispettivi campionati a quello emerso proprio nella Champions League ed ecco i riscontri: la fase offensiva della Juventus è in tal senso la meno prolifica. Primatista il Barcellona che segna alla strepitosa media di 2.68 gol a partita (110 reti in 41 gare finora disputate), appena dopo il Bayern Monaco con la media di 2.63 gol a partita (100 reti in 38 gare), staccate il Chelsea con 2.12 gol a partita (85 reti in 40 gare) e la Juventus con la media di 1.8 a partita (72 reti in 40 gare disputate). Insomma in tal senso non c’è storia: il tridente MessiNeymarSuarez la fa palesemente da padrone e può rimanere in scia soltanto l’eclettico Bayern Monaco di Guardiola, forte di valori individuali appena inferiori a quelli blaugrana ma di un’organizzazione complessiva e di una sperimentazione marchio di fabbrica di un allenatore pacificamente più esperto ed illuminato del suo collega.

DIFESA – Ed ecco come si ribalta la statistica: se in termini di capacità offensiva avevamo registrato tale situazione (1’ Barcellona, 2’ Bayern Monaco, 3’ Chelsea, 4’ Juventus), il dato difensivo altera le gerarchie. Avanti a tutti c’è proprio la nostra Juventus che subisce alla media di 0.5 gol a partita (20 reti in 40 gare ad oggi disputate), immediatamente dopo si piazza il Bayern Monaco con l’invidiabile media di  0.52 gol a partita (20 reti in 38 gare), lontane Barcellona – alla media di 0.63 gol incassati a partita (26 reti in 41 gare) – ed il Chelsea di Mourinho con la media di 08 gol a partita (32 reti in 40 gare). E’ dunque l’equilibrio complessivo la meravigliosa carta a disposizione che gli uomini di Allegri dovranno giocarsi con orgoglio e totale consapevolezza nei propri mezzi per sopperire al deficit di talento.

FASE FINALE – Con il Chelsea come anticipato tagliato fuori dalla magrissima prestazione mostrata contro quel Psg poi umiliato sul proprio campo dal Barcellona (sicuro di migliorare giorno dopo giorno, caro Josè?), restano in lizza per la conquista dell’ambito titolo le altre capoclassifica dell’Europa dei grandi. Con situazioni sostanzialmente differenti: il Barcellona dovrà sudarsi la conquista della Liga e dunque guardarsi le spalle dal ritorno del Real Madrid – tuttora in corsa per difendere la Champions League alzata un anno fa nello scenario del da Luz di Lisbona – ma ha già ipotecato il passaggio alle semifinali con l’ineguagliabile dimostrazione di forza sfoggiata al Parco dei Principi, mentre Bayern Monaco e Juventus hanno da tempo timbrato la conquista del titolo nazionale sbarazzando ogni forma di (imparagonabile) concorrenza ma devono guadagnarsi una qualificazione tutt’altro che scontata. O meglio: una vera e propria impresa attende gli uomini di Guardiola chiamati a ribaltare il 3-1 di Oporto, ai bianconeri non saranno concesse disattenzioni contro il Monaco se l’obiettivo è quello che la parte sana del movimento calcistico italiano si auspica. Con questo biglietto da visita: un bunker difficilmente penetrabile.