Gli avversari del Napoli: tre ceffoni da restituire al Dnipro - Calcio News 24
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2015

Gli avversari del Napoli: tre ceffoni da restituire al Dnipro

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Europa League, semifinali: al Napoli toccherà il Dnipro Dnipropetrovsk, è un revival

L’urna di Nyon ha dato i suoi responsi ed è stata benevola con il Napoli: per il 66.6% delle possibilità totali i partenopei avrebbero potuto trovare Siviglia o Fiorentina, per il restante 33.3% il Dnipro Dnipropetrovsk e così è andata. Terzi nel campionato ucraino alle spalle di Dynamo Kiev e Shakhtar Donetsk, terzo attacco e seconda difesa del torneo, in Europa League ha invece scalato i turni classificandosi seconda al girone eliminatorio – dopo l’Inter e prima del Qarabag e del Saint-Etienne – e poi eliminando in ordine Olympiakos ai sedicesimi di finale, Ajax agli ottavi e Club Bruges ai quarti.

PUNTI DI FORZA – In termini di livelli individuali i valori sembrano concentrarsi nel pacchetto offensivo: non soltanto la stella Konoplyanka ma anche gli attaccanti puri Kalinic, Seleznev e Zozulya nonché il match-winner dei quarti di finale Shakhov. Pedine piuttosto rapide che già misero in difficoltà i partenopei nei due scontri diretti del 2012: era il Napoli di Mazzarri  e gli ucraini segnarono tre volte nella sfida d’andata e due in quella di ritorno nello scenario del San Paolo. Manca continuità però all’interno della partita: il Dnipro è una squadra che vive più su sprazzi che altro, su fiammate e non seguendo un identificato progetto tattico.

PUNTI DEBOLI – Vanno parametrati in base ai punti di forza dell’avversario ed il complesso difensivo del Dnipro non sembra oggettivamente in grado di contenere l’impeto offensivo degli uomini di Benitez: nessun difensore sopra la media, il più forte del reparto è – o meglio era – quel tale Ondrej Mazuch che però soltanto un paio di mesi fa si è procurato la rottura del legamento crociato, infortunio che lo terrà ancora per un largo lasso di tempo lontano dai campi. In mediana le idee di Rotan sono ancora illuminanti ma gli anni scorrono inesorabili ed il classe ’81 ha perso qualcosa in termini di intensità. La cessione del seppur discontinuo Giuliano al Gremio non ha certo giovato al reparto sotto il profilo della qualità e dell’inventiva: il Napoli ricorderà qualcosa.

GIOCATORE SIMBOLO – Evgen Konoplyanka. Per distacco. Esterno d’attacco che aiuta la squadra in fase di non possesso, è l’uomo dei gol, degli assist, del talento, delle accelerazioni, l’uomo che spacca la partita. In totale sono oramai 44 reti nelle 200 gare disputate con il Dnipro – unico club della sua carriera – che sommate alle 18 realizzate nella trafila delle nazionali centrano quota 62. Ogni anno si dice che sia quello buono, quello per il tanto atteso trasferimento in un campionato d’elite europea: si dice, appunto, ma puntualmente non si verifica mai. Classe 1989, ventisei anni, il momento è definitivamente giunto prima che sia troppo tardi: ad un passo dalla Roma nello scorso gennaio, sostiene di averla rifiutata in nome del sogno Premier League. Vedremo.

PRECEDENTI – E’ di recentissima storia e che storia… quella di Edinson Cavani. L’oro di Napoli, l’uomo del definitivo rilancio a determinati livelli calcistici. Chi ha fatto sognare la piazza come purtroppo non accadeva dai tempi del lontano quanto ancora tremendamente vicino Diego Armando Maradona, tempi che si stanno nuovamente concretizzando ora: Napoli in semifinale di Europa League e con vista sulla finale, la grande notte che vuole vivere l’era Benitez prima dell’eventuale congedo. Ma torniamo al 2012, fase a gironi dell’Europa League: la sfida d’andata si gioca il 25 ottobre alla Dnipro Arena e se la aggiudicheranno i padroni di casa con un sonoro 3-1 firmato Fedetskiy, Matheus e Giuliano. Di Cavani, neanche a dirlo, il gol della bandiera partenopea. Nelle menti dei tifosi napoletani però c’è lo show del Matador inscenato nella gara di ritorno: poker agli ucraini per il definitivo 4-2, un gol più bello dell’altro di un centravanti strepitoso. L’erede in azzurro, un tale Gonzalo Higuain, ha la grande chance di rimpiazzarlo nei cuori di Napoli: domare il Dnipro per accedere alla finalissima del Narodowy Stadium di Varsavia. Un sogno, mai come ora da vivere tutto ad occhi aperti.