Da oggetto misterioso all’exploit con il Grifone: Iago Falque Silva

Licenza Uefa o meno, questo Genoa sta dimostrando di meritare ampiamente l’Europa. La squadra di Gasperini, grazie alle 4 vittorie nelle ultime 5 uscite, è tornata prepotentemente in corsa per un posto in Europa League superando in classifica i cugini della Sampdoria e prendendo le distanze da avversarie più accreditate come Inter e Fiorentina (che però conserva una gara in meno, ndr). E se a sorprendere è soprattutto la forza del collettivo, a mettersi in mostra in questa seconda parte della stagione è stato senza ombra di dubbio Iago Falque. Il duttile attaccante spagnolo, impegnato spesso da ala destra o da punta centrale con l’ormai sempre più consueto compito di falso nueve, in questa stagione ha collezionato con il Grifone 31 presenze e 15 reti, con la doppietta d’autore firmata ieri contro l’Atalanta che ha permesso ai suoi di chiudere definitivamente una gara iniziata nel peggiore dei modi per via del rigore trasformato dall’ex Pinilla. E, inevitabilmente, gli occhi delle grandi si sono posati ancora su di lui che già dalle giovanili era considerato come una vera e propria promessa del calcio europeo non del tutto esplosa nonostante le buone premesse. Ma dopo i tanti prestiti e le annate poco convincenti, il talento di Vigo sembra aver trovato la giusta dimensione alla corte del club ligure: e a dirlo sono i numeri.

LA CARRIERA – Iago Falque Silva è nato a Vigo (Spagna) il 4 gennaio 1990. Dopo un solo anno alla corte del Real Madrid, trascorre le giovanili nella cantera del Barcellona prima di passare alla Juventus all’età di 18 anni. Con i bianconeri non riesce mai ad esordire in prima squadra complici anche i prestiti al Bari (aggregato però alla squadra primavera) e al Villarreal B con la quale colleziona 36 presenze e 11 reti. Nell’estate 2011 si trasferisce alla corte del Tottenham in prestito con il club inglese che lo riscatterà sei mesi dopo versando circa un milione di euro nelle casse della Vecchia Signora. Ma, nonostante le aspettative, anche in Inghilterra l’andamento non cambia. Dopo l’exploit con la formazione Under-21, infatti, il talento spagnolo non riesce a ritagliarsi lo spazio desiderato nella squadra titolare, e così riparte la girandola dei prestiti: Southampton (1 sola presenza in mezza stagione), Almeria (22 presenze, 2 reti e 6 assist dal gennaio al giugno 2013) e infine il trasferimento annuale alla corte del Rayo Vallecano, squadra che gli permette di giocare con più continuità e con la quale colleziona in tutto 31 gettoni, 3 reti e altrettanti assist. Gli Spurs però non sono del tutto convinti, e il primo agosto 2014 il Tottenham decide di cederlo a titolo definitivo al Genoa che lo porta in Italia per circa 2 milioni di euro. Un vero e proprio affare per la società di Preziosi che, grazie soprattutto alla fiducia e allo stile di gioco di Gasperini, ha saputo rilanciare una promessa che rischiava di finire nel dimenticatoio. le 15 reti e i 3 assist forniti nelle prime 31 apparizioni in rossoblu sono un chiaro biglietto da visita: il Grifone può contare su di lui per lo sprint finale verso l’Europa League.

IN ATTESA DI UN’OCCASIONE – La Spagna, si sa, da dieci anni a questa parte sta sfornando i giocatori più talentuosi d’Europa. La generazione di fenomeni ha un pò chiuso le porte della Nazionale a Iago Falque che resta comunque speranzoso per il futuro. In passato, infatti, l’attaccante mancino è riuscito a mettersi comunque in mostra con le selezioni giovanili, contribuendo alla vittoria dell’Europeo Under-17 nel 2007. Ma, dopo aver esordito in Under-21 il 24 marzo 2011, visti i periodi altalenanti è stato un pò messo da parte: la maglia delle Furie Rosse, seppur difficilissima da conquistare, resta comunque un obiettivo alla quale puntare. Ma con un Iago così nulla sembra impossibile.