Il centrocampista ha scelto il numero 28: «Ci sono affezionato»

E’ il grande giorno della presentazione di Sami Khedira alla Juventus. Il calciatore, che ha scelto la maglia numero 28 per la stagione 2015-2016, si è presentato leggendo una prima dichiarazione in lingua italiana: «Ho grande rispetto per la vostra lingua e sto lavorando sodo per impararla. La Juve è un club dalla grande storia, eccellente organizzazione, dove hanno giocato calciatori straordinari, tra cui Alessandro Del Piero. Vengo dal Real, pochi club così importanti. La Juve è tra questi. Mi riempie di orgoglio essere qui. Prometto il massimo impegno per continuare la storia di questo club. Spero di essere all’altezza dei precedenti campioni, fino alla fine forza Juventus».

LE DICHIARAZIONI – Prosegue Khedira: «Bellissimo poter essere paragonato a Pirlo, un calciatore fantastico che ha tenuto il calcio italiano sulle sue spalle per molto tempo. Ho passato 5 anni stupendi al Real Madrid e avevo già deciso da tempo di intraprendere una nuova sfida. La Juventus è allo stesso livello del Real Madrid, è stata una decisione semplice da prendere. Naturalmente ho chiesto anche al mio ex compagno Morata informazioni sulla Juventus. Credo che sia un grande onore giocare in questo campionato: è molto difficile e con squadre importanti, l’immagine del calcio italiano all’estero rimane positiva. La Juve ha dimostrato di potersela vedere coi top club europei: sono qui per rivivere una finale di Champions League, per vincerla concorrono diverse variabili. Nelle ultime due settimane mi sono allenato in vacanza con un personal trainer. Mi sento bene e sono felice. La Juve tra le prime quattro squadre in Europa anche se arrivare ogni anno in fondo alla Champions è molto difficile. Bisogna lavorare duro con la testa e col cuore per raggiungere tutti gli obiettivi possibili».

CAMPIONE VERO – Continua il campione del mondo in carica: «Devo lavorare per guadagnarmi una maglia da titolare: il centrocampo è molto forte, è un’ambizione misurarmi qui. Non sapevo che Pirlo sarebbe andato via quando siamo entrati in contatto con la Juve: sarebbe stato bello giocare con lui anche se penso sia felice della nuova avventura, sempre grande rispetto per Pirlo e per ciò che ha fatto. Ho scelto il numero 28, sono molto affezionato a questo numero. Era importante per me arrivare qui ad un buon livello fisico: ho lavorato sulla prevenzione infortuni e potenziamento resistenza.