Spettacolo a Tbilisi: al Barcellona servono i supplementari

Primo trofeo europeo assegnato dopo una partita ricca di gol, più che mai concitata fin dai primi minuti. Il Barcellona riesce ad avere la meglio sul Siviglia nonostante il vantaggio iniziale, rivelatosi poi illusorio, degli uomini di Emery: Banega su punizione firma infatti lo 0-1 dopo appena tre minuti di gioco. Giusto il tempo di esultare e Messi ristabilisce l’equilibrio imitando il connazionale Banega ed inventando una parabola altrettanto apprezzabile su punizione, col sinistro, per il provvisorio 1-1.

LA RIMONTA – Gli uomini di Luis Enrique sembrano prendere fiducia e al 16’, nuovamente su punizione, Messi trova la doppietta personale e regala il vantaggio ai blaugrana. Tra la fine del primo tempo e l’inizio della ripresa il Barcellona sembra in grado di chiudere definitivamente i conti, illuso dalle reti di Rafinha da due passi e di Suarez con un destro rasoterra su assist di Busquets: ma è solo un’illusione. Nella ripresa, dopo la rete di Suarez, gli uomini di Emery reagiscono con forza e dal provvisorio 4-1 riescono incredibilmente a ristabilire il risultato di parità:  Al 57’ Reyes riapre i giochi con un destro al volo sul cross di Vitolo, al 72’ Gameiro segna su rigore firmando il 4-3 e all’81’ Konoplyanka sfrutta al meglio un assist del neo-entrato Immobile regalando ai suoi un insperato 4-4. Si va dunque ai supplementari.

IL SALUTO MIGLIORE – Nel primo tempo supplementare il Barcellona prova comprensibilmente a fare la partita ma il Siviglia resiste e prova a colpire in contropiede, senza però impensierire Ter Stegen. La rete decisiva arriva nel corso del secondo tempo supplementare e l’eroe blaugrana è Pedro, subentrato a Mascherano da pochi minuti, pronto ad avventarsi su una respinta del portiere dopo una punizione di Messi ribattuta. Per Pedro è il miglior modo per congedarsi dal Barcellona prima dell’imminente addio: la Supercoppa europea è degli uomini di Luis Enrique, dopo una sfida ricca di colpi di scena.