Black out blucerchiato: va in scena lo show dell’Atalanta

Vittoria e sorpasso in classifica dell’Atalanta ai danni della Sampdoria: all’Atleti Azzurri d’Italia, infatti, la squadra di Edy Reja ha raccolto la seconda vittoria consecutiva, che vale l’ottavo posto in classifica e l’aggancio alla Roma, con una prestazione sontuosa. Deludente, invece, la prova dei giocatori di Walter Zenga, da cui ci si aspettava di più dopo la vittoria contro la Roma.

PRIMO TEMPO – Partono subito forte i padroni di casa, che al 3’ si sono resi pericolosi con Grassi, il quale sfrutta un’amnesia difensiva della Sampdoria ma poi calcia male. La partita si sblocca subito ed in modo fortunoso: al 6’ Dramé disegna un cross che Moisander anziché spazzare via liscia goffamente, spiazzando Viviano. La reazione della Sampdoria è immediata: Eder entra in area di rigore e calcia di destro, impegnando Sportiello in due tempi. Ci prova Correa al 12’ accentrandosi dopo la corsa sulla fascia sinistra e provando il tiro a giro che però finisce a lato. Al 25’ i nerazzurri hanno l’occasione per raddoppiare: Alejandro Gomez scappa in contropiede, ubriaca Barreto e disegna un rasoterra che termina di poco sul fondo. Bel cross a girare al 29’ di Barreto per Eder, che anticipa la coppia centrale ma, seppur da buona posizione, spara alto. Risponde al 32’ Grassi, che raccoglie una respinta e calcia a botta sicura, senza però inquadrare la porta. Un problema muscolare costringe Pinilla ad alzare bandiera bianca: al suo posto Reja manda in campo Denis. Troppo libero di poter prendere la mira Gomez, che al 39’ ha calciato forte verso Viviano, costretto ad intervenire con i pugni. Altra ghiotta chance al 46’ con il cross per Kurtic, che spizza di testa ma girando la palla addosso a Viviano.

SECONDO TEMPO – La musica non cambia dopo l’intervallo: Grassi porta palla, poi serve perfettamente Maxi Moralez che dal limite dell’area calcia di potenza, ma il tiro sorvola la traversa. Troppo debole l’impatto di Denis sul pallone dopo il rimpallo scaturito dal tiro di Migliaccio: nessun problema per Viviano. Brividi per il portiere blucerchiato al 69’, quando sugli sviluppi di un corner Toloi gira di testa la palla per Migliaccio, che per pochi centimetri non riesce a colpirla verso la porta. Al 71’ era diretto all’incrocio dei pali il bellissimo tiro di Soriano, che però trova Sportiello, il quale in volo toglie dalla porta la palla e la mette in corner. Un lampo nel buio, perché l’Atalanta continua a dominare. Frettolosa la conclusione di Eder, che all’80’ stoppa il pallone e tira, ma la conclusione non è affatto insidiosa per Sportiello. Ha ancora benzina nelle gambe Maxi Moralez, che nel finale corre forte sulla fascia: la sua rasoiata all’88’ però è troppo prevedibile. Al 91’ arriva il raddoppio con Denis, che brucia Rocca dopo aver ricevuto la palla da Maxi Moralez e infila Viviano con un destro preciso. La Sampdoria trova il gol quando è troppo tardi: al 94’ Soriano raccoglie un traversone basso di Barreto e batte Sportiello con una rasoiata.

BERGAMO ALZA IL MURO – Questa Atalanta convince. La sensazione è che Edy Reja abbia trovato la quadratura del cerchio: la condizione fisica globale è ottimale, ma è accompagnata da una consapevolezza tattica molto importante. Solida e a tratti impenetrabile, questa squadra sta legittimando i bei risultati conseguiti finora. Involuzione, invece, per la Sampdoria, che ha deluso: pochi e rari lampi non sono sufficienti per espugnare l’Atleti Azzurri d’Italia. Ecco, forse è questo il problema: i blucerchiati danno la sensazione di voler ottenere il massimo con il minimo, ma la Serie A non concede sconti.

TABELLINO – ATALANTA 2 – 1 SAMPDORIA

Marcatori: 6’ aut. Moisander, 91’ Denis, 94’ Soriano

Ammoniti: Paletta, Mesbah, De Roon, Zukanovic, Migliaccio

ATALANTA (4-3-3): Sportiello; Bellini, Paletta, Toloi, Dramè; Kurtic (74’ Cigarini), De Roon, Grassi (61’ Migliaccio); Moralez, Pinilla (32’ Denis), Gomez. In panchina: Radunovic, Bassi, Masiello, D’Alessandro, Conti, Cherubin, Kresic, Monachello, Raimondi. Allenatore: Reja.

SAMPDORIA (4-3-1-2): Viviano; Pereira P. (78’ Carbonero), Moisander, Zukanovic, Mesbah; Barreto, Fernando, Soriano; Correa (61’ Rocca); Muriel (70’ Cassano), Eder. In panchina: Brignoli, Puggioni, Rodriguez, Bonazzoli, Palombo, Regini, Krsticic, Ivan. Allenatore: Zenga.