Soriano: «Sampdoria, la mia famiglia. Ti porterò in alto» - Calcio News 24
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2015

Soriano: «Sampdoria, la mia famiglia. Ti porterò in alto»

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soriano sampdoria away settembre 2015 ifa

Il centrocampista: «Napoli? Non era il momento. E adesso Icardi…»

«Sono l’unico giocatore di Serie A che non ha una casa. Ho lasciato la mia perché era troppo piccola e non ne ho ancora trovata un’altra. Emiliano mi sta ospitando perché i suoi sono a Brescia e ci facciamo compagnia». Scherza Roberto Soriano, dalle pagine del Corriere dello Sport, ma il concetto è molto chiaro: la Sampdoria è una famiglia, oltre che una squadra di calcio. «Sono a Genova da sei anni e mi trovo bene. La Sampdoria è una piccola famiglia e voglio ripagare la fiducia dei dirigenti sul campo». 

TRATTATIVA – Eppure, a fine agosto è stato ad un passo dal Napoli: «Ero a Coverciano con la Nazionale e ho vissuto tutto il pomeriggio e la sera con Eder che più o meno era nella mia situazione (l’attaccante era ad un passo dall’Inter, ndr). Ci arrivavano messaggi e chiamate di continuo. C’è stata una trattativa che però non è mai stata chiusa. Si vede che non era destino… E comunque la mia preferenza è sempre stata rimanere qua. La fiducia di Ferrero? Io non ho mai pensato di andar via né chiederò di essere ceduto».

L’AVVERSARIO – Buon inizio di campionato per i blucerchiati, che domenica affronteranno l’Inter: «Europa? Secondo me sì. Gioco in una grande società, abbiamo una rosa di valore e un ottimo allenatore. Voglio portare la Samp in alto. Domenica non sarà facile perché loro hanno perso male con la Fiorentina e vorranno riscattarsi. Contro le grandi squadre, però, noi facciamo sempre bene. L’Inter ha acquistato giocatori fortissimi e pensavo che sarebbe partita forte». 

INFASTIDITO – E ci sarà anche Mauro Icardi, che due stagioni fa provocò i tifosi del Doria: «Quel gesto mi ha dato parecchio fastidio perché lui è cresciuto qua come calciatore e comportandosi così non ha mostrato molto rispetto. Ognuno fa ciò che vuole, ma se è all’Inter lo deve anche alla Sampdoria e ai suoi tifosi». 

VIALLI E MANCINI – «Sono contento – prosegue Soriano – che Eder sia con noi perché è un bravo ragazzo e uno degli attaccanti più forti della Serie A. Può vincere la classifica dei cannonieri. Eder e Soriano come Vialli e Mancini? Mi sembra un po’ esagerato, ma il presidente prova grande affetto per noi. Vialli e Mancini sono stati due campioni, mentre Eder e io abbiamo tanto da dimostrare. Cassano? Ha portato allegria, simpatia e classe. Quando ero nelle giovani della Samp ha sempre parlato bene di me e averlo come compagno è un piacere». 

NAZIONALE – Infine, una battuta sulla Nazionale: «Sono orgoglioso di essere 100% italiano. Quando cresci all’estero come me e i miei amici senti ancora di più l’appartenenza alla tua Nazione. Mi ricordo la festa per la vittoria in semifinale ai Mondiali del 2006 contro la Germania: i tedeschi quando conta ci soffrono. Euro 2016? Se chiudo gli occhi mi vedo lì… anche se li tengo aperti, ma devo guadagnarmi la chiamata del ct giocando benissimo con la Samp». 

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