2015
Parla male del tecnico: in galera
Negli Emirati come ad Arezzo, ma stavolta finisce molto peggio
In Italia si è fatto un gran parlare della vicenda di Eziolino Capuano, l’allenatore dell’Arezzo registrato a tradimento da uno dei suoi giocatori, Nicolò Sperotto, mentre ne diceva di ogni colore negli spogliatoi dopo la sconfitta contro una squadra di dilettanti. Sperotto fosse stato arabo, però, non sarebbe semplicemente finito fuori rosa (nonostante le scuse Capuano non ne ha voluto sapere di cambiare idea ed ora il giocatore si trova praticamente ai margini della rosa), ma avrebbe rischiato molto di più. Come Abdullah Qassem, ad esempio, giocatore dell’Al-Dhafra condannato a tre mesi di carcere per aver parlato pubblicamente male del proprio commissario tecnico, Mahdi Redha (attuale c. t. degli EAU) per non essere stato convocato. Lo ha fatto con tanto di video divenuto virale sul web.
QASSEM, LO SPEROTTO ARABO – E dire che lo sfogo di Qassem non è che fosse proprio giustificatissimo: il giocatore arabo ha messo insieme con la propria nazionale, in carriera, appena tre presenze, di cui l’ultima addirittura nel 2012. Insomma, Qassem si è lamentato di non essere stato convocato, ma non è che fosse proprio un abitué della nazionale. A nulla è servitore il tentativo del suo avvocato di farlo assolvere: il legale sosteneva che il video di sfogo di Qassem fosse stato messo in rete a sua insaputa e contro la sua volontà. Il tribunale di Abu Dhabi però ha ritenuto le invettive del 29enne giocatore arabo però troppo pesanti e lo ha condannato a tre mesi di reclusione. A Sperotto è andata bene?