2015
Cristiano Ronaldo: «Messi? Io più forte»
Il fuoriclasse del Real Madrid sul dualismo con la “Pulce”
A margine della presentazione del documentario sulla sua vita, Cristiano Ronaldo ha parlato dell’eterno dualismo con Lionel Messi, al quale ritiene di non dover invidiare nulla: «Forse per qualcuno il migliore è Messi, ma nella mia testa sono io. Tutti dovremmo pensarlo di noi stessi, così ho ottenuto tanto durante la mia carriera. La rivalità con Messi non mi dà fastidio. Sono sempre stato all’apice negli ultimi otto anni ed è difficile. Ditemi un altro giocatore che lo ha fatto. Poi che sia il numero uno o due è questione di dettagli, come vincere o meno. Non sono il più umile al mondo, lo so, ma non sono nemmeno falso. In un certo senso sono umile, perché mi piace imparare dagli altri sport, dai migliori atleti. Si può sempre migliorare in qualcosa ed io penso che una persona del genere sia umile», ha dichiarato il fuoriclasse del Real Madrid.
STIMOLI – Il campione portoghese ha parlato poi del suo rapporto con i tifosi avversari: «Non mi importa se la gente mi odia, anzi questo mi stimola. Quando gioco in trasferta i tifosi sono sempre contro di me. Meglio così: ho bisogno di nemici, fa parte del gioco. Appena tocco il pallone cominciano a gridare: è così da quando avevo 18-19 anni, non è un problema per me, ma una motivazione».
IL PASSATO – Infine, ha ripercorso una tappa importante del suo passato: «Il periodo al Manchester United è stato di incredibile apprendistato per me. Avevo compagni che arrivavano un’ora prima per allenarsi: Scholes e Gary Neville sono dei modelli. Neville è il giocatore più professionale che abbia mai visto. Per questo hanno giocato ai più alti livelli per dieci anni. Ho imparato molto dalla gente come Giggs. Ho cominciato ad allenarmi più presto, a lavorare sulla forza, sugli addominali, a fare cardio, molte cose. Ho preso esempio da loro. Ho imparato molto da Ferguson. Ricordo quando mi rimproverava: “Sei bravo, ma non sai prendere le decisioni giuste. Passa quella maledetta palla”. Mi sento ancora con lui. E’ un grande allenatore e una grande persona».