2015
Milan-Mihajlovic, i segreti della svolta | Ts
Passaggio al 4-3-3, rinascita Cerci e spogliatoio unito
Contro la Lazio ha potuto finalmente schierare la squadra a sua immagine e somiglianza: Sinisa Mihajlovic vede il suo Milan, che potrebbe inserirsi nella lotta per vincere lo scudetto. L’amministratore delegato rossonero Adriano Galliani evita facili trionfalismi in vista del match contro l’Atalanta («Non so se la stagione è girata. In queste 3 partite 9 punti sono buoni, però stiamo calmi. Abbiamo perso troppi punti all’inizio»), ma il Milan potrebbe avere veramente svoltato.
LA SVOLTA – L’emblema è Alessio Cerci, massacrato per tutta la prima parte della stagione e poi risorto. E’ ancora presto per dire se sia tornato quello visto nel Torino, ma i segnali sono senza dubbio positivi. E il tecnico serbo ha avuto il merito di insistere sull’esterno. Il ritorno di Cerci è coinciso con il passaggio al 4-3-3, una scelta dolorosa per Mihajlovic, che ha lavorato tutta l’estate sul 4-3-1-2, senza mai trovare un trequartista adatto a quel sistema di gioco. Si pensa al 4-4-2 per il futuro, ma, come riportato da Tuttosport, difficilmente cambierà lo spartito nelle prossime giornate dopo aver trovato la quadratura del cerchio. I cambi in vista, dunque, saranno fatti per necessità: Niang giocherà al posto dello squalificato Bonaventura, Poli al posto dell’infortunato Bertolacci.
LE NOVITA’ – Riabilitato anche Philippe Mexes, su cui Mihajlovic nutriva molti dubbi. Il tecnico ha dimostrato di saper ascoltare chi gli sta vicino e nello specifico Galliani e il patron Silvio Berlusconi. Anche l’atteggiamento nei confronti del mondo esterno è cambiato: prima metteva a nudo i difetti della squadra, ora il tecnico fa muro contro le critiche e difende i suoi giocatori. Ora, dunque, vanta uno spogliatoio compatto al suo fianco.