2015
Ligue 1, dodicesima giornata: risorge il Lione. Verratti come la Gioconda
Il focus sulla Ligue 1. Il PSG è in fuga solitaria, il Bordeaux è in crisi
E’ acclarato: il Paris Saint Germain è in fuga solitaria e dovesse continuare con questo ritmo si appresterebbe a stravincere il campionato con alcuni mesi d’anticipo. Merito degli uomini di Blanc, una corazzata imbattibile che semina il panico in terra francese e che vuole conquistare anche l’Europa. Merito o se preferite demerito anche delle inseguitrici, troppo discontinue e poco attrezzate per tenere testa ai parigini. Il PSG ha vinto e ha allungato ancora. Il club di Parigi è uscito vittorioso dalla difficile trasferta sul campo del Rennes grazie al gol di Angel Di Maria (splendida, nell’occasione, l’intuizione di Verratti, entrato 10 minuti prima) al 75′ e si è portato a +10 sul gruppetto delle seconde. Perde l’Angers in casa del Monaco condannato da un gol di Pasalic al 35′ del primo tempo (il club del Principato è a -2 dalle seconde), vincono il Lione (0-1 sul campo del Troyes con gol di Beauvue) e il Saint-Etienne (3-0 sul Reims, in gol Beric, Eysseric e Oniangue (autogol)) che agganciano così l’Angers e superano il Caen sconfitto a Bastia da un gol di Diallo. Il Nizza non approfitta del turno favorevole e non va oltre lo 0-0 interno contro il Lille (quintultimo) mentre il Nantes interrompe la serie positiva perdendo tra le mura amiche contro il Marsiglia (in gol l’ex N’Koudou ma da segnalare una rissa tra Michy Batshuayi e Abdelaziz Barrada che sono venuti alle mani sotto gli occhi del presidente Labrune). Continua a sorprendere l’Ajaccio e a scendere sempre più nel baratro il Bordeaux. Il Gazelec sfrutta la giornata di grazia di Larbi, autore di una doppietta) per condannare il Bordeaux di Sagnol, sempre più in crisi. Due pareggi tra Guingamp–Lorient (2-2) e Tolosa–Montpellier (1-1): da segnalre la doppietta di Moukandjo del Lorient che è salito a quota 7 in classifica marcatori. Nel recupero della nona giornata giocatosi ieri in Costa Azzurra, il Nantes ha battuto il Nizza per 1-2 scavalcando in classifica Ben Arfa e compagni.
IL FUTURO E IL PRESENTE CHE VERRATTI – Da quando è stato lanciato da Zeman con il suo Pescara nella posizione di regista basso davanti la difesa, Marco Verratti ha dovuto convivere con l’etichetta di ‘nuovo Pirlo’. Un ruolo scomodo quello dell’erede di un calciatore che in passato ha mietuto vittime importanti con giovani calciatori schiacciati dal peso dell’eredità. Verratti ha le spalle larghe e lo dimostrano i suoi numeri e il suo percorso. In costante crescita, il centrocampista dell’Italia e del Paris Saint Germain non è più un equivoco tattico ma un uomo fondamentale nello scacchiere di Blanc e, da italiani, speriamo anche di Conte. Verratti contro il Saint-Etienne ha stabilito il record di palloni toccati, 162, e nella mezz’ora finale giocata a Rennes ha dato il largo con una bella apertura al gol poi risultato decisivo di Angel Di Maria (non male il suo impatto in quel di Parigi con 3 gol e 3 assist). Verratti (che resterà fuori un mese dopo lo scontro di gioco con C.Ronaldo nella sfida di Champions persa al Bernabeu contro il Real Madrid) continua a crescere a dismisura ed è ormai un gigante del calcio francese e mondiale. Un peccato, per gli amanti del bel calcio, sia andato via dall’Italia: come la Gioconda, un altro tesoro rubatoci dai francesi che si può ammirare solo valicando le Alpi.