2015
E la notte di Neymar: si gioca il primo Pallone doro
Argentina Brasile, Neymar per la storia. Contro un Higuain intenzionato a riprendersi la scena
Inizio da incubo per Argentina e Brasile nel Conmebol, girone di qualificazione sudamericano in vista del prossimo Mondiale: Russia 2018 aspetta cinque compagini sudamericane – ammesso che la quinta del raggruppamento superi lo spareggio previsto contro la quinta dell’AFC – con le due storiche realtà del Superclàsico costrette già ad invertire la rotta se non vorranno davvero ritrovarsi nei guai.
E’ SFIDA CHE CONTA – Del resto lo è anche in amichevole, direte voi, ma l’attuale situazione del girone aggiunge valore: il Brasile ha sonoramente perso all’esordio con il Cile fresco vincitore della Coppa America casalinga (in finale proprio sull’Argentina) salvo limitare i danni alla seconda gara con la scontata vittoria interna sul Venezuela. Va peggio all’Argentina: sul morale della Seleccion pesano le due grandi finali perse in un anno solare – al Mondiale nel tempio del Maracanà e poi in Cile – ed alcune scelte tecniche del ct Martino causa di un rendimento ad oggi irriconoscibile, la sconfitta di Buenos Aires rimediata dall’Ecuador ed il pareggio esterno in Paraguay (nessuna rete all’attivo) non possono rendere giustizia ad una classifica che necessita di una svolta.
LA CHANCE DI NEYMAR – Ben 39 le reti nella scorsa stagione senza occuparsi dei calci piazzati, fattore che non gli ha evitato di diventare il capocannoniere della scorsa Champions League (alla pari di Messi e Ronaldo) con 10 firme all’attivo. Manifestazione dove peraltro con il suo Barcellona ha segnato nei quarti di finale (3 gol), nelle semifinali (ancora 3) ed in finale (1). A 23 anni appena compiuti – ma lo era già un anno fa – risulta il quinto marcatore all-time nella storia del Brasile con 46 gol: la prospettiva è da sballo, può raggiungere Pelè e mettere in riga tutti. Dall’infortunio di Messi in poi – tornando sulla stretta attualità – e dunque gestendo in prima persona la battuta di punizioni e rigori, segna sulle medie dei due rinomati alieni: anzi, a dirla tutta, lo fa più di ogni altro. Undici le reti nella Liga (attuale capocannoniere) Ronaldo ne ha 8. Neymar non si ferma più, un crack per cui si è scelto di riportare i numeri al solo scopo di informare i meno informati, chi continua ostinatamente ad affermare che ai numeri di quei due lì non ci si possa avvicinare. Gli altri no, Neymar è invece lì. Con tutto il suo genio. Ed un gol stasera, magari decisivo, rischia di trasformarsi nell’assist perfetto per la conquista del prossimo Pallone d’oro: il primo della sua carriera, un colpo dei suoi al Monumental – con gli occhi del mondo addosso – può clamorosamente segnare il sorpasso.
HIGUAIN VUOLE CANCELLARE TUTTO – Assolutamente ristabilito nelle vesti di guida tecnica ed emotiva del suo Napoli grazie ad un avvio di stagione da urlo, Gonzalo Higuain è chiamato a rimettere le cose a posto anche con la maglia della sua nazionale. Dove, volente o nolente, è al momento ricordato dalla sua gente per l’incredibile errore di Rio de Janeiro a tu per tu con Neuer sul risultato di 0-0 e per il penalty mandato alle stelle in finale di Copa America. Un disastro a cui rimediare partendo proprio da stasera: l’avversario quello di sempre, ma non c’è Messi. Infortunato, come lo sono Aguero e Tevez. Pazzesco vero? All’Argentina mancano tre rocce ma il bacino a cui può attingere la dice lunga sulla qualità di questa generazione ancora incredibilmente non vincente: giocheranno con ogni probabilità Higuain, Di Maria e Lavezzi, tocca proprio al Pipita riprendersi la scena del Monumental ed il cuore del suo popolo passionale.