Lo spagnolo spazza via le voci: «Adattamento difficile»

Dopo un’iniziale difficoltà sembra che Mario Suarez abbia preso per mano la Fiorentina. Lo stesso Suarez ha spiegato: «Mi sono dovuto adattare ma il bilancio è positivo per ora. L’Atletico Madrid è la squadra della vita, lì ho realizzato i miei sogni e vinto dei titoli. Con l’Atleti ho dato tutto ma necessitavo nuove sfide e per questo ho scelto Firenze. Non mi pento della scelta perché qui ora sono felice. Ho giocato in molte squadre ma questa è la prima volta fuori dalla Spagna».

DIVERSO – Suarez ha aggiunto: «Qui è tutto nuovo, ma è stato più complesso adattarmi dal punto di vista sportivo che personale. In Italia il tipo di gioco è del tutto diverso. La Fiorentina controlla sempre la partita, riuscendo a prendere l’iniziativa. All’Atletico partivamo più bassi sfruttando il contropiede ma adesso sono gli avversari a chiudersi e a me vengono chieste cose differenti. Tocco 90 palloni a partita e devo muovermi molto, a Madrid al massimo 40 e tenevo più la posizione».

UN NOME – A Marca Mario Suarez ha chiuso affermando: «La Fiorentina è arrivata quarta per tre anni di fila, ora proviamo a migliorare perché in Italia in Champions League ci vanno al massimo tre club. Con Simeone c’erano alti e bassi ma è normale, la stima non è mai venuta meno. Ora io voglio farmi un nome in Italia. Sousa? Mi prova in più ruoli, cerco di essere un giocatore versatile perché così posso migliorare».