Il patron del Venezia, doppio ex, presenta la sfida del Dall’Ara

E’ il doppio ex più atipico e mediatico di Bologna-Roma: Joe Tacopina è passato dal ruolo di vicepresidente giallorosso a proprietario e presidente di quello rossoblù. Oggi, invece, regna a Venezia: l’avvocato di Manhattan è ripartito dalla Serie D.

LA SVOLTA – Tacopina ai microfoni de La Gazzetta dello Sport ha svelato di sentirsi più vicino al Bologna: «Perché sento di essere entrato nella sua storia come presidente della promozione in A. Confesso che mi ha sorpreso il brutto inizio: la squadra ha talento e con Donadoni ha preso a cavalcare l’onda del successo e dell’autostima. Perciò la partita contro la Roma arriva al momento giusto: vincendo, il Bologna può fare il salto di qualità e convincersi che può battere qualunque avversaria. Doveva liquidare Rossi molto prima, è bastato l’arrivo del nuovo allenatore per ribaltare la classifica e gli umori».

L’ANNO GIUSTO – Poi ha parlato della Roma, che ha dato fiducia a Rudi Garcia: «Ha fatto grandi risultati a Roma, cambiarlo sarebbe stata una scelta motivata dal panico e non dal contesto tecnico. Questo è il suo anno. Ha una squadra forte e profonda e un grande leader, De Rossi, che la guiderà al titolo. Le altri pretendenti non mi convincono, solo il Napoli può competere coi giallorossi. A Roma ho respirato l’organizzazione di un grande club di livello europeo, a Bologna ho ricevuto l’abbraccio di una comunità che mi ha trattato come fossi di famiglia», ha raccontato Tacopina, che non sarà al Dall’Ara perché impegnato in un meeting importante col sindaco Brugnaro per il progetto del nuovo stadio da 22mila posti che sorgerà vicino all’aeroporto Marco Polo insieme al nuovo palasport da 10mila e un centro commerciale.

I PROTAGONISTI – Si parla poi di giocatori decisivi: «De Rossi, Dzeko e Pjanic da una parte, Masina, Oikonomou e Mounier dall’altra. Sono contento che nel Bologna stiano facendo benissimo due ragazzi saliti dalla B». Nel frattempo, però, è partito il duello in ottica Nazionale tra Florenzi e Giaccherini: «Emanuele mi piace, ma Alessandro è il presente e il futuro del calcio italiano». Tacopina, che ha pronosticato la vittoria per il Bologna, ha parlato, infine, di Destro e delle lezioni imparate a Roma e Bologna: «Mattia non è una bandiera come Totti o De Rossi ma un buon professionista che come tanti giocatori ha cambiato molte squadre. Perciò il suo ruolo di ex è molto relativo. Non penso che la Roma farà la partita su di lui. La Roma può ispirarci la mentalità vincente e il fatto di rappresentare una città unica al mondo, il Bologna la rinascita di un club storico e il senso di appartenenza ai propri colori».