2015
Bologna, Di Vaio: «Rossi non riusciva a comunicare»
L’ex attaccante: «Donadoni decisivo nell’intervallo»
«Sono cresciuto laziale e devi rimanere coerente perché non puoi cambiare i colori della bandiera. C’è stato qualche approccio ai tempi di Zeman ma proprio non me la sono sentita di vestirmi di giallorosso. Totti? Ci provò due o tre vuole, mi disse ‘non ti preoccupare ci penso io’ ma alla fine capì che non c’era modo di convincermi». Marco Di Vaio, a due giorni dal match tra Bologna e Roma, svela alcuni retroscena sul suo passato, lui che oggi è club manager del club felsineo.
I DUE MISTER – Nel frattempo, Delio Rossi è stato cacciato. Il motivo, per Di Vaio, è uno solo: «Nella comunicazione con il gruppo, ha allenato bene il Bologna a livello tattico ma meno nella preparazione vocale. Oggi con i giocatori la comunicazione ha lo stesso peso della tattica. Non a caso nei secondi tempi ci smarrivamo buttando via quanto di buono avevamo fatto prima. Donadoni ha riconosciuto il grande lavoro di Rossi aggiungendo qualcosa di suo. Dove ha inciso di più è alla fine dei primi tempi, è stato bravo nella comunicazione e ha scosso la squadra. Nell’intervallo ha fatto la differenza con due intuizioni tattiche nella prima, Rossettini terzino e Brienza mezzala, e con la comunicazione a Verona».