2015
Roma, Garcia: «Poco da salvare, io non mollo» | PS
Continua: «Bisogna lavorare e stare zitti»
Cade in casa la Roma, sconfitta 0-2 dall’Atalanta di Reja nella 14^ giornata di Serie A. Ai microfoni di Premium Sport, il tecnico giallorosso Rudi Garcia ha parlato così al termine del match: «Ci sono poche cose da salvare, abbiamo avuto un atteggiamento di conquista: siamo entrati nel loro falso ritmo, l’Atalanta ha difeso bene e noi non siamo passati sulle fasce. Per sfortuna, non c’è molto da salvare: bisogna lavorare e stare zitti, non è il momento di non essere uniti. Abbiamo una partita da giocare a Torino e dopo ci sarà la partita di Champions: dobbiamo rimetterci a lavoro e passare questo brutto momento. Se ho la squadra in pugno? Siamo tutti delusi ed arrabbiati: ci sono state poche cose positive, abbiamo fatto il gioco dell’Atalanta».
CONTINUA GARCIA – «Siamo tutti responsabili, c’è da riflettere domani per vedere cosa fare per andare avanti: abbiamo dimostrato pochi giorni fa, ad esempio al derby, un bel lavoro di gruppo e che le risposte ci sono. Se ritroveremo gli assenti sarà meglio, ma questo non è un alibi: non mollerò, sono combattivo. Panchina a rischio? E’ la regola del gioco, la conosco: la prossima battaglia è quella di vincere la prossima partita. Retaggi della sconfitta con il Barcellona? Non penso, è stata una settimana brutta ma non penso ci siano collegamenti: non avevamo le gambe ed abbiamo regalato il primo gol, può succedere. Dopo ci vuole forza mentale per andare avanti ma non abbiamo pareggiato, esponendoci in modo illogico. Carenze difensive? Mi sento responsabile, dobbiamo migliorare. Dobbiamo rimediare e tornare a ciò che sappiamo fare: giocare corto, con gioco combinato, cosa che non abbiamo fatto. De Sanctis? Non c’è un numero 1 quest’anno, ho due portieri alla pari: lui non è responsabile questa sera. Cosa farò? Da domani chiederò di avere la testa alta, affrontando questo momento brutto: la qualità del gruppo si vede nei momenti di difficoltà»