2015
Prosegue la legge implacabile del Mancio: Inter batte Genoa col solito 1-0
Minimo dei gol e massimo dei punti: stavolta il primato è frutto di una punizione-killer di Ljajic
Si è conclusa da pochi minuti Inter-Genoa valida come anticipo serale della quindicesima giornata della serie A TIM 2015/2016. Lo scriviamo subito: è stata una partita tesa, non bella, dove l’impegno in avanti dei nerazzurri è stato tangibile mentre il vecchio Grifo (sempre più a ridosso della zona retrocessione), nonostante l’impegno profuso tra difesa e metà campo, non ha replicato il giocattolo perfetto della passata stagione. Alla fine la gara l’ha risolta il sempre più incisivo Adem Ljajic con una prestazione d’impatto ed un gol su punizion la cui parabola ha sorvolato tutta l’area genoana lasciando Perin semplicemente stupefatto. Inter attualmente prima con 33 punti in attesa di Bologna-Napoli di domani a mezzogiorno e mezza. Vediamo ora cos’è successo in campo.
PRIMO TEMPO (TANTO FREDDO E POCHI SUSSULTI) – Tutto rigorosamente nel finale. Si potrebbe riassumere così questa glaciale prima frazione di Inter-Genoa con le due squadre rispettivamente fissate sui loro propositi della vigilia. Più offensivi, ma involuti, i padroni di casa; attenti a non commettere troppi errori gli ospiti, senza per questo rinunciare a qualche rara ripartenza. Però, come anticipato prima, l’essenziale avviene tra il 43′ ed il secondo minuto di recupero. Prima Perin si fregia di un grande intervento deviando una botta a colpo sicuro di Ljaljc ben servito da un traversone di Telles (buona partita, la sua). Quel che si dice una parata che vale quanto un gol. Quattro minuti dopo il gol nerazzurro potrebbe concretizzarsi grazie allo stesso ex romanista che, su lancio filtrante di Palacio (un po’ isolato finora), spara dal limite sinistro ma la palla lambisce il palo e termina fuori. Dimenticavamo: al secondo minuto ci aveva provato pure Felipe Melo, sempre su assist del Trenza, ma la sua conclusione era di quelle da dimenticare. Azioni da rete del Grifone? Spiacente, ma non sappiamo di cosa stiate parlando.
SECONDO TEMPO (IL LAMPO DI ADEM) – Un gol, un’espulsione (l’ennesima per l’Inter: stavolta ci casca D’Ambrosio entrato duro su Perotti al 80′) ed un piccolo brivido di matrice avversaria (autore Figueiras, ma Handanovic è pronto al 53′). Che ci crediate o no, questi secondi quarantacinque minuti non ci hanno raccontato altro. Ragazzi di Mancini spuntati ma propositivi, banda del Gasp pronta a dire la sua soltanto dopo essere andata sotto di una rete (vedi l’ingresso di Pandev a formare un poker d’attacco pericoloso come una libellula). E così il match lo decide all’improvviso Ljajic al 59′ con una velenosa punizione dal vertice sinistro dell’area che Perin non vede neanche partire. Vendetta servita fredda, quella del serbo, visto che lo stesso numero uno rossoblu gli aveva già spezzato l’urlo in gola sul finire del primo tempo. Tutto qui, si diceva: un po’ poco, ad essere onesti. Ennesimo 1-0 per la Beneamata, primo posto momentaneo in classifica e Grifo troppo opaco per essere vero. “Opaco” nel senso che quando pensiamo ai ragazzi di Gian Piero Gasperini la memoria corre ancora alla splendida cavalcata della scorsa primavera quando solo la burocrazia targata UEFA li privò di una meritata qualificazione europea. Ma questo calcio non aspetta nessuno. E così – nemmeno sei mesi dopo – per un’Inter che si gode la vetta, c’è un Genoa che inizia a camminare su pericolose sabbie mobili in cui sono già invischiate da tempo Bologna, Palermo e Frosinone. «Siamo stati bravissimi in difesa e troppo carenti in attacco.», sintetizzerà Gasp in sala stampa. Onesto fino al midollo.
Marcatori: 59′ Ljajic.
Ammoniti: 29′ Tino Costa, 69′ D’Ambrosio, 82′ Telles, 89′ Ansaldi, 92′ Perotti.
Espulsi: 86′ D’Ambrosio.
Arbitro: Giacomelli di Trieste.
INTER (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Miranda, Murillo, Telles; Medel, Felipe Melo (46′ Brozovic); Biabiany, Ljajic, Jovetic (75′ Perisic); Palacio (89′ Guarin). All.: R. Mancini.
GENOA (3-4-3): Perin; Izzo (80′ Cissokho), Burdisso, Ansaldi; Figueiras (75′ Pandev), Rincon, Tino Costa, Laxalt; Lazovic (60′ Capel), Perotti, Gakpé. All.: G. Gasperini.