2015
Platini si difende con un verbale del 1998
La FIFA vuole radiarlo, il numero uno UEFA si gioca l’ultima carta
Michel Platini prova ad evitare la sospensione o almeno la radiazione: il presidente della UEFA, attualmente sospeso ed impossibilitato a candidarsi alla presidenza FIFA per le elezioni del prossimo anno, è accusato di aver incassato una tangente da 1,8 milioni di franchi svizzeri da Sepp Blatter oltre una decina di anni fa (nel 2002, pare). Blatter, pure lui sospeso ed ormai a un passo dalla radiazione, ha già negato, ma la sua carriera in ogni casi è finita anche per sopraggiunti limiti di età. Quella di Platini ancora no e così il francese prova a difendersi in tutti i modi con un verbale di diciassette anni fa, del 1998, riportato alla luce oggi in Francia da un giornale. Al suo interno si farebbe per la prima volta menzione al ruolo di Platini nella FIFA prima di diventare il presidente della UEFA.
UEFA: PLATINI E IL VERBALE DEL 1998 – In una parte del verbale, pubblicato oggi dal Journal du Dimanche, si menzionerebbe Platini come collaboratore attivo per l’elezione di Blatter a presidente FIFA nel 1998 e si parlerebbe anche della sua volontà di lavorare per l’ente internazionale, direttamente da Parigi, con uno stipendio di 1 milione di franchi svizzeri l’anno circa. Platini insomma vorrebbe far comprendere al Comitato Etico FIFA che i soldi ricevuti da Blatter (su cui avrebbe comunque pagato le tasse) non erano la copertura di una tangente, ma il corrispettivo di un lavoro davvero svolto. Basterà un verbale del 1998 per convincere chi vuole radiarlo a vita?