2016
Zola: «Cagliari, ci sono rimasto male»
L’ex allora rossoblu, ora alla guida dell’Al Arabi: «In A tifo Napoli»
Il 6 gennaio di un anno fa cominciava ufficialmente l’avventura di Gianfranco Zola sulla panchina del Cagliari: un’avventura finita male, dopo poche settimane, con l’esonero ed il ritorno sulla panchina sarda di Zdenek Zeman, esonerato poco prima di Natale (alla fine anche il boemo sarà cacciato una seconda volta). Adesso, praticamente un anno dopo, Zola è sulla panchina dell’Al Arabi: in estate l’ex attaccante del Chelsea ha deciso di prendere armi e bagagli ed emigrare in Qatar. Una scelta per nulla banale, che “Magic Box” ha provato a spiegare a modo suo: «Nel bagaglio di un tecnico ci vuole di tutto. Il calcio qui non è quello europeo, ma ha molti lati buoni e la sfida vera, o forse la scommessa, è quella di far crescere i giocatori non solo sul campo ma anche nella cultura calcistica». Un anno fa a Cagliari, nella sua terra, le cose andarono tragicamente: «C’era una situazione non semplice, ero arrivato in corsa e non è mai facile, ci rimasi male non tanto per quello che poi è successo, ma perché dare un aiuto alla mia squadra e alla mia terra era per me importantissimo. Dal punto di vista emozionale e affettivo era la panchina dei sogni, mi sarebbe piaciuto fosse andata diversamente».
ZOLA: «TIFO NAPOLI, INSIGNE COME ME» – Parlando della Serie A attuale, Zola svela la sua predilezione per il Napoli e per il gioco di Maurizio Sarri, illuminato da un terminale offensivo come Gonzalo Higuain, il vero uomo in più. Zola non nasconde la sua simpatia per gli azzurri (a Napoli ha anche giocato all’inizio degli anni ’90), anche se non sottovaluta il ritorno della Juventus per la corsa Scudetto. A Napoli, tra gli altri, c’è secondo “Magic Box” il giocatore moderno che più gli assomiglia: Lorenzo Insigne. «Sebastian Giovinco è uno che mi assomiglia, Giuseppe Rossi un altro. Ma quello che si avvicina maggiormente a come giocavo io è Lorenzo Insigne: magari io ero più attaccante e lui ha caratteristiche più da centrocampista, esterno o trequartista, però può davvero ricordare me», le parole di Zola a La Gazzetta dello Sport. Tra i modelli di riferimento come allentori, Gianfranco pone Zeman (curioso: l’allenatore che ha sostituito proprio l’anno scorso) e Pep Guardiola. Se si parla di un ritorno in Italia, la sua risposta è invece piuttosto chiara… «La mia famiglia vive a Londra». Al Chelsea non si sono dimenticati di lui e lui non si è dimenticato di loro.