Non si piega ad una storia già scritta - Calcio News 24
Connettiti con noi

2016

Non si piega ad una storia già scritta

Avatar di Redazione CalcioNews24

Pubblicato

su

dybala esulta juventus dicembre 2015 ifa

Paulo Dybala, il ribelle di casa Juventus

I contorni della storia sembravano fin troppo definiti: Juventus nel pieno di un anno di transizione dopo gli oramai celebri addii di Andrea Pirlo, Carlos Tevez ed Arturo Vidal, e del resto i primi passi stagionali andavano nel pieno di questa direzione. Niente di così grave a dire il vero: dopo un quadriennio al comando della classifica di Serie A ed una finale di Champions League, prendersi una pausa per riassettare la macchina e ripartire ci può anche stare.

TUTTI D’ACCORDO? – Ma neanche per scherzo. Il piano non aveva previsto il mancato assenso di Paulo Dybala. A cui, peraltro, una stagione di inserimento scevra da particolari pressioni d’alta quota avrebbe anche fatto bene. Sulla carta. O meglio ci poteva stare, nessuno avrebbe storto il naso. Classe ’93 e proveniente da una realtà dalla taratura ben diversa quale quella di Palermo, tutto da dimostrare e dunque tutto da vivere una volta superata la fase di ambientamento: che, in una realtà top del calibro della Juventus, se ti chiami Dybala e quando sei arrivato in quel di Torino non hai ancora 22 anni, deve legittimamente durare quel che occorre. A maggior ragione se giungi in un impianto di fatto rivoluzionato dalle cessioni di esponenti illustri e fondamenta cruciali nell’edificazione dei recenti successi.

SOVVERSIONE – Uno status quo che non sembra andare bene a Paulo Dybala ed in generale a chi ha qualcosa di troppo al suo interno per obbedire alla più logica evoluzione dei fatti. A chi può attingere da riserve caratteriali ed emotive che impongono di ribellarsi alla normalità, all’accettazione degli eventi. Il gioiello argentino lo ha fatto innanzitutto con i gol, 9 in 17 gare di campionato alla media di uno ogni 132 minuti, ed altri due divisi tra Supercoppa Italiana e Coppa Italia. Non ha timbrato il cartellino in Champions League, vero, eppure quella traversa centrata a Siviglia grida vendetta ed avrebbe probabilmente scritto un futuro differente da quel che viene logico ipotizzare, ora che il prossimo avversario si chiama Bayern Monaco. A meno che la forza di chi intende ribellarsi alle logiche del destino non voglia aggiungere un’ulteriore pagina alle proprie credenziali.

CAMPIONATO THRILLER – Ma ritorniamo con i piedi per terra e convergiamo nuovamente sulla Serie A, lì dove regna un equilibrio che quasi avevamo dimenticato potesse esistere: quando siamo ad appena un respiro dal giro di boa, le prime quattro forze della classifica sono racchiuse in appena tre punti, con la Juve – stranamente, ma molto più comprensibilmente dato quanto si è spiegato in avvio – ultima inseguitrice di questo treno di testa. Lontana tre punti dalla capolista, s’intenda. Obiettivi facili Inter, Fiorentina e Napoli? No, non sembrerebbe. Paulo Dybala oltre ai gol e a quel modus vivendi rivoluzionario ci ha messo qualità e soluzioni inattese, la Juventus è cresciuta di pari passo con il livello delle sue prestazioni ma affermare che le mani sullo scudetto saranno ancora le sue è oggi, se non azzardato, piuttosto rischioso. Ce la farà o meno, il buon Paulo, lo racconterà la storia. Una certezza intanto esiste: la Joya, quei 40 milioni complessivi che la Juventus ha scelto di investire sul suo profilo, li vale tutti.

2016

Premier League, 19^ giornata: Chelsea, 13^ vittoria di fila

Pubblicato

su

diego costa chelsea matic
Continua a leggere

2016

Koeman: «Dimostrato grande carattere contro l’Hull»

Pubblicato

su

Continua a leggere