2016
Inter, Stankovic: «Mancini è maturato»
Il club manager sugli obiettivi: «Ci siamo per lo scudetto»
Nuova vita per Dejan Stanjovic, rimasto nel mondo del calcio dopo aver appeso gli scarpini al chiodo. L’ex centrocampista attualmente è il club manager dell’Inter, ruolo di cui ha parlato al quotidiano serbo Sportske Novosti: «Ci sarà sempre nostalgia per il campo, ma sono fortunato, perché ci sono ancora vicino. Sono in costante contatto con i giocatori e ho trovato un equilibrio che avrei perso con un altro lavoro. Questo ruolo mi permette di lavorare con l’allenatore e di intervenire, se necessario. Mi è stato chiesto di aiutare Roberto Mancini, ma non entro nel merito delle scelte tecniche. E’ un lavoro interessante, non come l’allenatore, ma sicuramente offre prospettive importanti. E’ stato bello fare da vice di Andrea Stramaccioni ad Udine, perché ho capito quanto sia diverso il calcio vissuto fuori dal campo da come lo vedi in campo. Sono felice di aver lavorato in Serie A come allenatore e ora di quello che faccio nella mia grande Inter».
LOTTA – Si passa poi a parlare di obiettivi: «Puntiamo alla Champions League, nonostante molti cambiamenti. Scudetto? Il campionato è lungo, la corsa sarà viva fino all’ultima giornata, ma ci siamo. Abbiamo perso le ultime due partite in casa, ma vogliamo e possiamo arrivare in fondo. Siamo una bella squadra, tecnicamente eccellente e ricca di talento. Mancini ha inventato qualcosa di nuovo: cambia sempre formazione, così gli avversari non sanno mai chi scenderà in campo. E così noi che gli siamo vicini. Sorprende tutti», spiega Stankovic, che poi parla delle avversarie: «Sempre la Juventus. Lo dicevo anche quando hanno avuto un brutto avvio di stagione. Hanno cambiato 4-5 giocatori, ma ora hanno collezionato nove vittorie di fila e ci sono di nuovo. Non ho paura, ma rispetto per loro. La Fiorentina gioca un bel calcio con Paulo Sousa, ma ha perso contro la Lazio. Il Napoli ha un nuovo allenatore, ma Maurizio Sarri sta facendo un ottimo lavoro. Il suo gioco è bello ed efficace sia in casa che fuori. Ed è in testa. Se prenderà altri due giocatori a gennaio, sarà una seria contendente per il titolo».
COMPAGNO, MISTER E AMICO – E sul rapporto speciale con Roberto Mancini: «Eravamo compagni di squadra, poi mi ha allenato e ora la nostra collaborazione continua. Il nostro rapporto è fenomenale. E’ molto maturato come allenatore, l’esperienza in Inghilterra gli ha fatto bene, è tornato diverso in Italia. Ora ha sempre tutto sotto controllo, non teme sorprese».
RIPRESA – Infine, ha parlato del rilancio del calcio italiano e di Grujic, seguito dall’Inter e poi passato al Liverpool: «C’è stato un periodo di crisi, ma poi l’Inter ha vinto la Champions e qualche anno dopo la Juventus è arrivata in finale. Il calcio italiano tornerà nell’élite europea. Non c’è paragone, con tutto il rispetto, col calcio serbo, ma sono ottimista per il futuro, perché la Serbia è un serbatoio inesauribile di grandi talenti. Grujic? Ha fatto bene a restare alla Stella Rossa fino a giugno: è un ottimo giocatore, ma può chiudere con calma la sua avventura in Serbia e poi andare in Inghilterra. Io firmai con la Lazio a marzo, ma restai alla Stella Rossa fino a giugno».