2016
Cassano: «Sarri ha toppato, Mancini furbo»
L’attaccante della Sampdoria: «Io in Nazionale? Quasi impossibile»
Qualche anno fa nel corso di una conferenza stampa della Nazionale, Antonio Cassano si lasciò andare a parole non proprio carine nei confronti delle persone omosessuali introducendo il tema dell’omofobia nel calcio. Adesso che la questione è nuovamente scoppiata dopo lo scontro mediatico tra l’allenatore del Napoli Maurizio Sarri e quello dell’Inter Roberto Mancini, cosa avrà pensato l’attaccante della Sampdoria? Cassano, mai banale, prova a dire la sua: «Non mi piace molto il moralismo… Sarri ha detto una o due parole sbagliate, ma non possiamo metterlo in carcere a vita. Stava perdendo la partita, era nervoso, ha sbagliato ma la cosa deve rimanere lì». Cassano dunque per un verso non giustifica Sarri, ma d’altro canto, come già detto dallo stesso allenatore del Napoli subito dopo la fine del match dell’altro giorno, ritiene che la questione possa tutto sommato chiudersi in maniera più che civile senza troppe polemiche. Una visione non del tutto condivisa inizialmente da Mancini, che però ha accettato le scuse dell’allenatore toscano.
SAMPDORIA, CASSANO: «MANCINI È UN FURBO» – «A casa mia, se io e te ci diciamo una cosa, rimane tra me e te, da uomo a uomo. Non mi piace che tutti siano andati al massacro contro Sarri, che mi dicono sia una brava persona. Mancini, essendo furbo, ha acceso un po’ la miccia, ma ci sta. Però ora non facciamo i moralisti. Sarri ha sbagliato, adesso andiamo avanti, non penso abbia voluto offendere gli omosessuali». Parlando d’altro allora, Cassano si concentra sul tema convocazione agli Europei ai microfoni di Sky Sport: «Prima avevo tanti demoni, ma quando diventi padre ti cambia la vita. Ora sono felice: dopo Parma avevo preso una decina di chili, sono tornato alla Sampdoria, ho avuto un po’ di problemi, anche con Walter Zenga, ma ora i risultati si stanno vedendo. Adesso ho una voglia di sacrificio che prima non ho mai avuto. La convocazione in Nazionale? L’età non è dalla mia parte, poi c’è già un gruppo… Antonio Conte mi conosce e, stando a quello che dice, potrei avere una piccolissima chance. Una possibilità su un miliardo: per la prima volta sarei contento di andare a fare il ventitreesimo, è quasi impossibile, ma tentar non nuoce».