Il patron attacca i giocatori: «Sono deluso dalla squadra»

L’Udinese deve salvare la stagione e per farlo il patron Gianpaolo Pozzo ha mandato la squadra in ritiro a Gradisca d’Isonzo fino a venerdì: «È necessario perché serve concentrazione», ha dichiarato il proprietario del club friulano, che ha smentito la possibilità dell’esonero di Stefano Colantuono: «Non si tocca, è fuori discussione».

CRISI FRIULANA – Pozzo si aspettava di più dai giocatori: «Sono molto deluso per il comportamento della squadra, ma è troppo facile prendersela con il singolo, nel caso specifico con l’allenatore, la responsabilità della crisi va ripartita tra tutti i componenti del sodalizio. Anch’io non mi chiamo fuori. Il tecnico rimarrà sino alla fine del torneo, ha lavorato per sei anni all’Atalanta e mi sembra con buoni risultati. Non sprechiamo energie e tempo a soffermarci su cose che non esistono; pensiamo invece a raddrizzare la barca, a fare bene nei prossimi quattro mesi».

GIOCATORI NEL MIRINO – E poi ha rincarato la dose: «A Udine hanno tutto ciò di cui necessitano e sono pagati puntualmente, mai un ritardo. Non vorrei che avessero però perduto la concentrazione che un atleta deve sempre avere. Prendo ad esempio gli atleti del Parma della passata stagione che non prendevano lo stipendio da mesi, con il club dichiarato fallito dal Tribunale, e che ci hanno rullati quando abbiamo giocato al Tardini perché avevano più motivazioni dei nostri. La società comunque è ben vigile, faremo tutto il possibile per evitare la retrocessione, noi vogliamo rimanere in A, abbiamo costruito anche uno stadio adeguato proprio per questo motivo. Dobbiamo però stare attenti, il semaforo segna giallo, vanno scongiurati i pericoli di una rovinosa caduta. Dobbiamo lottare con il coltello tra i denti, capisco pure i tifosi che ci contestano, ma domenica li invito a darci una mano nell’interesse di tutti». Il sospetto, secondo il Corriere dello Sport, è che ci sia una frattura tra Colantuono e la maggioranza dei giocatori.