2016
Corvino: «Mandragora? Juve, gran colpo!»
Il d.s. del Bologna analizza una nuova tendenza: si punta sui giovani
I giovani tornano in Serie A: molte società sul mercato si stanno orientando in questa direzione. Ne ha parlato il direttore sportivo del Bologna, che ha costruito una carriera sui giovani. Per Pantaleo Corvino questa tendenza è una necessità: «Non siamo l’Inghilterra, dove i soldi sono piovuti dal cielo, dalle antenne delle tv. In Italia dobbiamo creare la migliore sintonia fra ricchezza tecnica e patrimonio economico. In pratica, per mandare avanti i nostri club bisogna far crescere i giovani migliori. Per fare il nostro esempio, domenica contro il Sassuolo abbiamo vinto con un centrocampo formato da Diawara (classe ‘97), Donsah (classe ‘96) e Taider (classe ‘92). Non ci sono alternative», ha dichiarato il dirigente rossoblù al Corriere dello Sport.
IN RAMPA DI LANCIO – Il Bologna fa scuola in tal senso: Roberto Donadoni ha a disposizione, infatti, anche Masina, Krafth, Pulgar, Crisetig, Ferrari e Mbaye: «E’ la nostra linea. Se a inizio stagione avessimo preso giocatori più esperti, come Pazzini, Borriello o Ledesma avremmo sofferto di meno, ma i giovani danno linfa ai club». Il miglior giovane in circolazione, però, è bianconero: «Uno fra i più bravi lo ha appena comprato la Juve: Madragora».
MADE IN FRANCE – Un’altra tendenza è quella relativa all’arrivo di molti calciatori francesi, mentre in passato si puntava sui brasiliani: «I francesi hanno precorso i tempi. Hanno risolto i loro problemi puntando sui centri federali dove sono nati grandi giocatori e uno di questi, Pogba, è arrivato anche da noi. In Brasile il discorso è diverso. Un tempo vedevano l’Italia come il Paese dei nababbi e prima di accettare un trasferimento che non fosse nel nostro campionato aspettavano fino all’ultimo istante. Ora siamo scesi di livello e dal Brasile preferiscono partire per la Cina, gli Emirati, l’Ucraina anzichè seguire le orme di Falcao, Zico e Cerezo».