2016
Inter, Zanetti: «Restiamo uniti e umili»
Summit Mancini-dirigenza. E anche i tifosi vogliono un confronto
Inter brutta, nervosa e perdente. La nuova versione è rappresentata da Roberto Mancini, che dal tunnel per gli spogliatoi ha replicato al sarcasmo dei tifosi rossoneri con il dito medio. Il tecnico nerazzurro al termine della partita si è chiuso nello spogliatoio con la dirigenza, mentre un gruppo di tifosi chiedeva un confronto notturno. Il futuro è tutto da decifrare, ma intanto si sta studiando per l’estate la tournée negli Stati Uniti, dove è possibile riproporre il derby e giocare un’amichevole anche con il D.C. United di Erick Thohir. La presenza alla Pinetina di Jason Levien, co-proprietario dei “cugini” americani, è stata utile in tal senso.
PIEDI PER TERRA – Dopo la sconfitta nel derby è intervenuto Dejan Stankovic ai microfoni di Inter Channel per risollevare gli animi e suonare la carica: «Oggi dobbiamo stare tutti con i piedi per terra e a lavorare. Ci sono stati momenti belli quando si vinceva, ma il gruppo cresce dopo momenti come questi, dopo le sconfitte. Nel primo tempo dovevamo essere un po’ più cattivi nell’ultimo passaggio o cercando di più il tiro in porta. Faccio i complimenti al Milan ma nel primo tempo li abbiamo messi lì. Noi che viviamo le giornate tutti insieme lo sappiamo, i ragazzi sono umili. Possiamo migliorare nel gioco, ma loro lavorano tanto e ascoltano il mister. Capitano momenti di difficoltà e lo sappiamo, è in questi momenti che bisogna saper gestire la pressione e uscirne», ha dichiarato il first team club manager.
UNITI PER REAGIRE – Ma dopo il derby di Milano ha parlato anche il vicepresidente Javier Zanetti: «Dispiace per i nostri tifosi, ci aspettavamo tutti un altro risultato. Purtroppo è arrivata una sconfitta, il campo ha detto questo, non dobbiamo cercare scuse o alibi, dobbiamo restare tutti uniti per reagire prendendoci le nostre responsabilità. Quando tutte le cose andavano bene due mesi eravamo tutti uniti, così lo siamo ora. Eder? È un giocatore importante che ci può dare una mano. Lui è un giocatore che può aiutare anche in fase difensiva, in questo momento però dobbiamo lavorare sulla testa dei ragazzi, dopo queste due sconfitte. Dobbiamo restare compatti e lavorare insieme per uscire da questa situazione, già mercoledì si gioca e non c’è il tempo per lamentarsi. Serve capire il momento e dare qualcosa in più, mercoledì abbiamo la possibilità di lasciarci alle spalle queste partite e il mese di gennaio, che è stato molto negativo, e ripartire. Serve grande forza mentale, essere positivi, cercare di fare le cose semplicemente. Questa è una maglia che va sempre onorata lasciando tutto in campo. Questi ragazzi lo hanno fatto fino a un mese fa, non si sono dimenticati. Dobbiamo essere umili e lavorare tanto in questi momenti».