2016
Cristante: «Milan, potrei tornare»
Il centrocampista sul futuro: «Però mi vedo ancora all’estero»
Ha bruciato le tappe Bryan Cristante, che a 16 anni ha esordito in Champions League e a 18, invece, in Serie A con primo gol. Poi è passato per 6 milioni di euro al Benfica, una tappa importante prima dell’approdo al Palermo. «Ho avuto la fortuna di essere molto giovane in un Milan di grandissimi campioni, e cercavo di prendere spunto da tutti. Aquilani? Lui è uno dei big con cui ho avuto la fortuna di giocare. Alberto in effetti è simile a me come caratteristiche, una gran bella mezzala», ha dichiarato il centrocampista rosanero nell’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport.
ALL’ESTERO – Il suo addio al Milan scatenò le polemiche dei tifosi: «Ma io all’estero ci volevo andare, e l’idea mi piace anche se penso al futuro. Sono esperienze in cui ti confronti, impari molto. Tornando indietro rifarei tutto, sono cresciuto sotto ogni punto di vista, giocando tra l’altro in un grandissimo club e in una bellissima città. Consiglio di fare come ho fatto io. E’ un’esperienza sia di vita che calcistica. E io, per esempio, in un anno e mezzo ho imparato bene il portoghese», ha spiegato Cristante, secondo cui in Serie A stanno venendo fuori tanti giovani, come Alberto Grassi.
NUOVA AVVENTURA – Poi Cristante spiega cosa è andato storto al Benfica, in lizza per la vittoria del campionato: «Semplice, è arrivato un nuovo allenatore che aveva altre idee e preferiva altri giocatori. E’ il calcio…», racconta il centrocampista, che parla poi dell’approdo in Sicilia: «La città è fantastica, il club pure, la piazza è calda, il nuovo staff si è sistemato e sta lavorando: ci alleniamo fortissimo, vedo idee moderne di gioco che stiamo mettendo pian piano in pratica. C’è più serenità, insomma, e siamo pronti a fare un gran girone di ritorno. Io do tutto quello che ho in ogni allenamento per conquistare un posto da titolare».
PASSATO E FUTURO – Infine, presenta la sfida contro il Milan: «Derby? Sì, ha fatto un’ottima gara. Veniva da un momento non bellissimo, ma si riprenderà. Dove è vulnerabile? Quello ce lo dirà il mister. Ma di una cosa sono sicuro: siamo carichi, faremo una gran partita. Il Milan è la squadra in cui sono cresciuto, mi ha dato la possibilità di esordire giovanissimo ad alto livello e dovrò sempre ringraziarlo per questo. E mercoledì avrò tante persone da salutare. Ma ora sono un giocatore del Palermo, non penso ad altro che a vincere questa sfida. Io in un futuro mi vedo ancora all’estero, magari in Premier che è un campionato che mi piace. Ma non direi mai no a prescindere a un ritorno al Milan».