2016
Dybala: «Devo tutto a mio padre»
Il racconto a cuore aperto de La Joya
Paulo Dybala incanta con la Juventus e deve tutto a papà Alfonso, scomparso quando lo juventino aveva quindici anni. Dybala si è raccontato a cuore aperto: «Ho iniziato a giocare che ero molto piccolo, il mio club aveva parecchie squadre giovanili, ma c’era una sola misura di maglia, per gli altri era a maniche corte e a me arrivava a metà polso. Mio padre ha provato a far diventare calciatori i miei fratelli, poi ci ha provato con me e se io sono qui e sono riuscito a realizzare il sogno lo devo soltanto alla forza, alla perseveranza e all’ostinazione di mio papà».
DYBALA E IL PADRE – «La morte di mio padre è stato un momento difficile, ero piccolo, potevo anche lasciare tutto. Mia mamma e i miei fratelli però mi hanno esortato a continuare a coltivare il sogno, il loro appoggio non è mai mancato e ho continuato a giocare e allenarmi. La morte di mio padre mi ha dato forza e maturità. Sono cresciuto in fretta anche grazie all’aiuto della mia famiglia. Origini polacche? Il desiderio è quello di conoscere le nostre radici» ha concluso Paulo Dybala nell’estratto del documentario ESPN girato con lui come protagonista.