2016
Irrati: «Partita finita grazie alla Questura»
Lazio – Napoli: l’arbitro avrebbe mandato tutti negli spogliatoi prima?
Nuovi retroscena riguardanti Lazio – Napoli, la partita sospesa per quattro minuti dall’arbitro Massimiliano Irrati a causa dei cori razzisti che la Curva Nord biancoceleste indirizzava nei confronti del difensore azzurro Kalidou Koulibaly. Di alcuni di questi, vi abbiamo già parlato prima: si tratta di racconti provenienti direttamente dalla penna dello stesso Irrati, che a fine gara ha presentato il proprio referto al giudice sportivo che poi ha deciso di conseguenza (squalificando infatti per due turni la Nord). Dopo il retroscena riguardante la minaccia di Maurizio Sarri, ce ne sarebbe un altro riguardante la decisione di portare a conclusione la partita nonostante i “buuu” e di non sospenderla definitivamente. Stando a quanto raccontato da Irrati, sarebbe stata la Questura a decidere così: «Siamo arrivati fino al novantesimo soltanto per volontà della Questura, nonostante i cori andassero avanti». Sarebbe stata però proprio un funzionario della Questura, come vi avevamo raccontato, a decidere di sospendere per quei quattro minuti la partita al fine di avvisare i tifosi laziali della possibilità della sconfitta a tavolino.
LAZIO – NAPOLI: IRRATI VOLEVA SOSPENDERE DEL TUTTO? – Da ciò che traspare dal referto arbitrale, insomma, Irrati era quasi orientato, dopo aver seguito le indicazioni della Questura ed aver bloccato il match, a sospendere definitivamente la gara causa la sconfitta a tavolino dei laziali (e le conseguenze sul piano sportivo sarebbero state ben peggiori). Proprio la Questura però sarebbe in parte tornata sui suoi passi, facendo riprendere il match, presumibilmente per ragioni di ordine pubblico. In ogni caso, dal punto di vista della classifica, non è cambiato molto.