La squadra partenopea brilla perché è in forma: le strategie

Maurizio Sarri non ha mai nascosto l’importanza della buona salute per una stagione importante e, infatti, questo è uno dei segreti grazie ai quali il Napoli è riuscito a sovvertire le gerarchie precostituite a inizio stagione, quando la Juventus partiva favorita. Il merito è dell’allenatore azzurro, ma anche della sinergia creatasi tra lo staff tecnico e quello sanitario. Il Napoli nelle 23 giornate di campionato ha avuto appena quattro calciatori infortunati.

I SEGRETI – Tradizione e innovazione, come evidenziato da La Gazzetta dello Sport: il Napoli studia il Dna dei propri calciatori, per chiarire il quadro clinico dell’atleta, e la nutrizione. Non vengono distribuite diete, ma programmi specifici di educazione alimentare e gli effetti su Gonzalo Higuain sono abbastanza evidenti. Pepe Reina, invece, è rinato grazie al guru della medicina manuale, Enrico D’Andrea, mentre i muscoli di Marek Hamsik e compagni sono tenuti sotto controllo dai fisioterapisti Giovanni D’Avino, Marco Romano, Fabio Sannino e Marco Di Lullo. Ci si concentra sul recupero della fatica neuromuscolare e sul riequilibrio posturale, ma se c’è qualche acciacco interviene il riabilitatore Massimo Buono, che si sta occupando, ad esempio, di Alberto Grassi. I dettagli fanno la differenza: ad esempio, il Napoli quest’anno per la prima volta dopo le trasferte europee e i turni infrasettimanali non rientra direttamente a casa, ma dorme in albergo.