Tensione durante l’assemblea per la spartizione dei diritti televisivi

Fumata nera: manca ancora l’accordo per la spartizione dei diritti televisivi. La Lega ha, dunque, riconvocato l’assemblea per venerdì: l’obiettivo è di chiudere la questione entro fine mese, perché la fatturazione da marzo in poi dovrà essere emessa seguendo criteri definitivi.

LA SITUAZIONE – Si sono creati due schieramenti: le grandi da una parte e le medio-piccole dall’altra. Le proposte non sono divergenti, per cui l’intesa per un accordo-ponte, valido cioè solo per questa stagione, è possibile. L’obiettivo comune è far salire il paracadute per le retrocesse a 60 milioni di euro, ma non c’è convergenza sulla destinazione dei ricavi incrementali. In ballo ci sono in questo caso 150 milioni. I grandi club propongono di premiare le prime dieci, le altre vorrebbero, invece, distribuire la somma tra prima e diciassettesima. La Lazio si è astenuta in entrambe le votazioni: secondo La Gazzetta dello Sport, ciò testimonia la volontà di Claudio Lotito di avvicinarsi alle medio-piccole. Nel loro mirino, però, ci sono anche Fiorentina e Roma.

SCONTRO VERBALE – Non sono mancati momenti di tensione, come ricostruito dal Corriere dello Sport: Aurelio De Laurentiis ed Enrico Preziosi hanno sfiorato lo scontro dopo un reciproco scambio di accuse e insulti. «Qui ci sono squadre a cui basta una sola stagione in serie A per sistemarsi», ha provocato il patron del Napoli. «Sei un uomo di m… Ci vuole rispetto. Hai comprato una squadra che era fallita», ha replicato quello del Genoa.