E poi bacchetta Mancini: «Le cose di campo dovrebbero restare lì»

Diego Armando Maradona continua a ribadire l’ammirazione per il Napoli: «Gioca bene da tante partite, non è casuale». E lo stesso fa per Lorenzo Insigne: «Un talento». Ma la maglia numero 10 non si tocca. Quando al Pibe de Oro è stato chiesto se l’attaccante partenopeo meritasse di indossare quella maglia, quella che lui vestì dal 1984 al 1991 e che il Napoli ha ritirato, Maradona ha strabuzzato gli occhi: «No. La maglia numero 10 non si tocca», la risposta categorica, riportata da La Gazzetta Sportiva, a margine dell’ultima tappa del DubaiTour, la corsa ciclistica del DubaiSports Council in partnership con Rcs Sport.

ALTRI TEMI – Maradona vive da tempo nell’Emirato: «Amo l’Argentina ma questo è il posto ideale per me perché posso condurre una vita normale». E da lì segue le vicende relative alle elezioni per la presidenza della FIFA: ha colto l’occasione per attaccare nuovamente Joseph Blatter e Michel Platini, poi ha confermato l’appoggio al principe Alì bin AlHussein. Infine, ha preso posizione per Maurizio Sarri in merito allo scontro verbale con Roberto Mancini: «Le cose di campo dovrebbero restare nel rettangolo di gioco, e poi anche Mancini avrà detto delle cose». Il pensiero, dunque, torna al Napoli e al sogno scudetto: «Potrei tornare in Italia tra due mesi, magari a Napoli».