2016
Marrone: «Del Piero e Pirlo miei maestri»
Il centrocampista del Verona spiega: «Alla Juventus ho appreso tanto»
Quando terminavano gli allenamenti Luca Marrone restava sempre in campo con Alessandro Del Piero e Andrea Pirlo, perché voleva imparare a battere i calci piazzati. E qualcosa il centrocampista dell’Hellas Verona deve averla imparata dai due ex campioni della Juventus, perché domenica ha firmato tre assist da fermo nella sfida contro l’Inter.
LEZIONI – «Cercavo di rubare i segreti di Del Piero e Pirlo. Osservavo come calciavano, come prendevano la rincorsa. Anche solo guardandoli, imparavo e miglioravo. Un giorno Andrea batté 10 punizioni e fece 9 gol. Alla Juve ho appreso tanto, poi ho continuato a esercitarmi. Tre assist sono tanti eh…? Appena sono arrivato a Verona, Delneri ha preso questa decisione: i calci piazzati li batto io. E contro l’Inter tutto è andato alla perfezione. Adesso mi piacerebbe segnare su punizione: mi sto allenando molto per riuscirci», ha dichiarato Marrone a La Gazzetta dello Sport. Ed ecco come ha beffato la difesa nerazzurra: «Sapevamo che l’Inter difende prevalentemente a zona sulle palle inattive e abbiamo individuato il punto da attaccare: tra il primo palo e il centro area. Io sono stato bravo a metterla lì dove se l’aspettavano i miei compagni e loro sono stati eccezionali nel trovare il tempo».
TRA PASSATO E PRESENTE – Ha fisico, tecnica e visione di gioco Marrone, che però non è ancora riuscito a fare il salto di qualità: «Ho perso un po’ di tempo per gli infortuni. Adesso voglio correre veloce. Anche per questo ho scelto una piazza come Verona: qui cerco la continuità che mi è sempre mancata. Delneri ha fiducia in me e io voglio vivere quattro mesi di fuoco per rilanciarmi. Con Conte avevo disputato alcune buone partite da vice Bonucci: in pratica giocavo come sempre, solo qualche metro più indietro. A centrocampo mi sento a mio agio anche se posso adattarmi come difensore. L’inserimento senza palla alla ricerca del gol fa parte del mio bagaglio, però dovrei mostrarlo di più».
EMOZIONI E RESPONSABILITA’ – Intanto in bacheca ha messo già qualche scudetto: «Non quello dell’anno scorso, perché non ho mai giocato. Il primo e il secondo scudetto di Conte, invece, li sento miei. Nel primo feci anche un gol e un assist. Nel secondo giocai di più. Primo gol in Serie A? Juve-Atalanta, ultima giornata del 2011-12, la festa scudetto allo Stadium, l’addio di Del Piero. Infatti nessuno si ricorda del mio gol… Scherzo: fu emozionante, il giorno più bello della mia carriera». Poi si torna al presente: «Il Carpi ha fatto delle valutazioni diverse. A Verona sto bene e farò di tutto, insieme ai compagni, per conquistare la salvezza. Delneri mi chiede di dirigere il gioco e gestire i tempi. E poi di fare il leader, di usare la mia personalità per aiutare i compagni. Per la prima volta mi affidano una squadra: sento la responsabilità e voglio fare bene. Juventus vs Napoli? Se riesco, andrò allo Stadium a tifare Juve. Immagino una gara equilibrata, risolta da un calcio piazzato».