2016
Milan, chi resta tra Mihajlovic e Balotelli?
Entrambi in bilico: all’allenatore serve il terzo posto per restare
Dopo la sconfitta casalinga contro il Bologna sembrava davvero ad un passo dall’esonero Sinisa Mihajlovic, poi è cominciata la risalita, tanto che ora il Milan è in corsa per il terzo posto. Si tratterebbe di un’impresa clamorosa, ma non impossibile.
ANCORA IN BILICO – Di fatto scaricato dal presidente Silvio Berlusconi, il tecnico serbo ha compattato la squadra attorno a sé. Ha dimostrato, dunque, di avere il controllo della situazione quando c’era il rischio che la squadra lo abbandonasse. Ha saputo trasmettere chiarezze e certezze Mihajlovic, che ha aggiunto gerarchie precise ad ogni reparto. L’unico che non è ancora riuscito a convincere è proprio il patron del Milan: la sensazione, riportata dal Corriere dello Sport, è che una nuova rivoluzione potrebbe essere scongiurata solo in caso di qualificazione in Champions League o di successo in Coppa Italia, altrimenti il destino di Mihajlovic è segnato.
ROTTURA TOTALE – Ancor più complessa è, invece, la situazione di Mario Balotelli, che è diventato un nervo scoperto anche per l’allenatore. Nonostante la fiducia accordatagli, l’attaccante si è mostrato poco coinvolto e a tratti pure apatico. Non mancano le motivazioni a Balotelli per entrare in campo e spaccare il mondo. Ne citiamo due: riscatto dal Liverpool e Europei. Eppure, l’attaccante appare perso e spaesato. Così appare scontato che il Milan non investa denaro per acquistarlo dai Reds: meglio mettere in vetrina Luiz Adriano o Jeremy Menez, entrambi di proprietà rossonera. E, infatti, secondo La Gazzetta dello Sport, il procuratore Mino Raiola è già attivo per cercare di capire le intenzioni di Jurgen Klopp, allenatore del Liverpool. Bisogna convincere anche il tedesco.