2016
Mancini: «Terzo posto, nulla è perduto»
«Le critiche? In Italia se vinci sei il migliore, se perdi sei il peggiore»
Domani si scende di nuovo in campo: alle ore 20 e 45, a San Siro, l’Inter affronta la Sampdoria ed è subito la sfida tra due squadre decisamente in difficoltà. I nerazzurri, cascati dal secondo al quinto posti in campionato ed a digiuno di punti in questo nuovo anno, contro i blucerchiati, che raschiano quasi il fondo della classifica. Poco fa in conferenza stampa si è presentato in casa nerazzurro, come consuetudine, Roberto Mancini. L’Inter in questi giorni è stata in ritiro contemplativo per ritrovare sé stessa, secondo l’allenatore nerazzurro c’è anche tempo e spazio per recuperare fino al terzo posto, ma occorrerà mantenere i nervi saldi, a partire da domani. «Questi giorni sono andati bene, abbiamo lavorato in tranquillità senza pensare ad altro – le parole di Mancini all’esordio in conferenza stampa davanti ai giornalisti – . Per il terzo posto ancora nulla è perso. Non abbiamo fatto un ritiro punitivo: so che non è piaciuto a nessuno, ma serviva per cambiare rotta, quindi tutti lo hanno accettato e hanno lavorato molto bene».
MANCINI: «SO COME VA IN ITALIA» – «Il calcio a volte è così: entri in una serie negativa, poi magari torni a vincerne cinque o sei di fila… Non è una questione tecnica o tattica, non cambia molto dai moduli, semplicemente le cose ora vanno così e bisogna accettarlo cercando di recuperare motivazioni – ha continuato Mancini, criticato in questi giorni da tifosi e stampa – . Cosa mi ha dato fastidio da parte dei giornali? Io non ho letto niente, ma ognuno può scrivere ciò che vuole, tanto so come funziona in Italia: se vinci sei il migliore, se perdi sei il peggiore. Quando tutto va male si tira fuori il peggio, forse sono io che parlo troppo di calcio». Mancini ha spiegato di aver tranquillizzato i suoi giocatori, nulla è ancora perduto. Sulla visita di José Mourinho domani a San Siro… «Può venire chi vuole. Mourinho lo ha invitato Massimo Moratti e lui può invitare chi gli pare». Chiosa sui singoli: «Alex Telles è giovane, di lui parleremo a fine anno (è in prestito dal Galatasaray, ndr). Yuto Nagatomo poteva andare in Premier League a gennaio, ma è voluto rimanere. Per Geoffrey Kongobia (pure lui squalificato domani, ndr) mi dispiace, stava migliorando molto». Fine.