2016
Cerci vs. Milan: «Al Genoa tifosi veri»
L’attaccante era sparito dai social da gennaio: ieri il ritorno polemico
Alessio Cerci è tornato sui social, nemmeno a dirlo per fare polemica: l’attaccante del Genoa, passato in prestito ai rossoblu dal Milan fino a fine stagione a gennaio (anche se il suo cartellino, lo ricordiamo, è tecnicamente ancora di proprietà dell’Atletico Madrid), ieri è stato autore di un’altra buona prestazione con l’assist che ha portato al gol di Luca Rigoni per la vittoria di misura sull’Empoli. Riapparso nuovamente in veste social, Cerci non le ha mandato di certo a dire ai suoi ex tifosi rossoneri, in maniera velata ma nemmeno troppo a dirla tutta: «Torno su Instagram per postare questa foto di oggi, una bella domenica con la vittoria del Genoa, perché ci tengo a ringraziare i tifosi rossoblu, che sono tifosi veri, di quelli che ti fanno tornare la voglia di non mollare mai». Il messaggio di Cerci, postato appunto sul proprio profilo, riattivato dopo qualche mese di inattività, è in riferimento ai suoi nuovi tifosi, ma anche a quelli vecchi…
CERCI TORNA SUI SOCIAL – Una frecciatina piccata e nervosetta ai tifosi del Milan, nello specifico, ovvero coloro che proprio nel mese di gennaio più o meno lo portarono di fatto ad abbondare i suoi profili social (tra cui soprattutto Instagram): erano le settimane in cui Cerci non azzeccava mezza prestazione con la maglia rossonera ed il periodo in cui, in pratica, una vera e propria orda di supporters del Milan era arrivata, talvolta in maniera anche un po’ eccessiva, ad incolpare l’attaccante ex Torino della crisi di risultati della squadra in tono abbastanza minaccioso. Cerci disse all’epoca di temere addirittura per l’incolumità personale e della propria famiglia e fu proprio questo il motivo per cui in sostanza decise di abbandonare in maniera polemica ogni attività social (anche la moglie, Federica Riccardi, aveva fatto altrettanto). Fino alla giornata di ieri, appunto, quando sempre in maniera abbastanza polemica Cerci è tornato a rifarsi vivo. Per quanto tempo ancora?