Esclusiva, Paolo Rossi: "In Champions è dura per le italiane. Alla Juventus manca un'identità " - Calcio News 24
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2009

Esclusiva, Paolo Rossi: “In Champions è dura per le italiane. Alla Juventus manca un’identità “

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La redazione di Calcio News 24 ha avuto la possibilità  di contattare ai propri microfoni uno degli eroi dei Mondiali dell’82, Paolo Rossi, per parlare della situazione delle squadre italiane in Champions League e per commentare il sorteggio che ha consegnato ad Inter, Fiorentina e Milan rispettivamente Chelsea, Bayern Monaco e Manchester United. Inoltre, non sono mancate le solite domande sulla situazione della Juventus.

Paolo, che urne toste per le italiane!
“Ho sentito solo brevemente alla radio, il mio primo pensiero è stato “usciranno tutte e tre” (ride, ndr)”.

Certamente tre sfide appassionanti:
“Sono tutte sfide intriganti. Soprattuto quella dell’Inter contro il Chelsea, anche solo per la sfida tra Ancelotti – Mourinho. Onestamente penso che abbiano tutte il 30% delle possibilità  di passare. Forse la Fiorentina, essendo la vera outsider delle tre, potrebbe stupire come ha già  fatto. Poi però ricordo il Bayern di Torino, che ha battuto la Juventus, ed allora mi viene da pensare che sia dura anche per loro”.

La Fiorentina, arrivando prima nel girone, poteva avere il sorteggio più “facile”, ed invece…
“Purtroppo non è andata così. Trovare il Bayern all’inizio, quando ancora era in fase di “rodsggio”, era più facile. Adesso che si sono trovati sotto l’aspetto del gioco e la vittoria contro la Juventus lo ha rilanciato in pieno, anche in campionato, la faccenda diventa ostica. Però, se la Fiorentina trova la serata giusta, come quelle contro il Liverpool, può dire la sua”.

Delle sfide sull’asse Milano – Inghilterra cosa pensi?
“Che dire, il Chelsea quest’anno è forte. Un avversario che avrei evitato, sono giocatori ormai consolidati e con tanta esperienza sulle spalle. Ci vanno sempre vicino da tempo alla vittoria finale, quest’anno direi che sono una delle candidate per arrivare in fondo. Per l’Inter è comunque un banco di prova fondamentale. Si potrà  capire se è all’altezza di questo genere di squadre. L’Inter vista contro il Barcellona mi è parsa ancora una spanna sotto. Tuttavia, sia Inter che Chelsea sono due squadre fisiche, sarà  uno scontro fra titani.
Il Milan quest’anno è un po’ un’incognita, una mina vagante. Trovata la quadratura del cerchio dopo le prime 6-7 partite, ha iniziato a girare piuttosto bene. Leonardo ha messo a posto la squadra, ha ritrovato alcuni giocatori fondamentali come Dinho, Pato e Nesta e da lì hanno trovato i risultati. Giocano bene, nell’ultimo mese è la squadra che ha espresso il gioco migliore. E’ una gara aperta, anche se il Manchester non è facile da battere nel doppio confronto. E’ comunque una di quelle che arriva tra le prime quattro”.

Parlando di mercato: l’Inter, con Eto’o dato per sicuro partente per la Coppa d’Africa, deve comprare una punta, oppure può contare su Balotelli?
“Su Balotelli ormai ci punterei ad occhi chiuso, ha dimostrato il proprio valore.Ã?  Mourinho però vuole un’altre punta. I nomi ormai sono quelli di Cavani o Pandev, escluderei Toni. Evidentemente pensa che con un ricambio in più possa stare tranquillo. Mi sembra che Moratti non gradisca molto quest’ipotesi, ma alla fine penso proprio che prenderanno qualcuno”.

Mancano ancora due mesi alle partite, possono cambire tante cose:
“Come succede in queste competizioni, la cosa che conta di più è arrivare fisicamente bene il giorno della gara. Come stai adesso, magari, tra due mesi non ci stai più. E’ importante arrivare lì con la forma ideale e gli stimoli giusti”.

Ci puoi commentare il gesto di stizza che Mourinho ha avuto contro Andrea Ramazzotti?
“Premetto di non sapere la versione originale dei fatti. Tuttavia, Mourinho negli ultimi periodi è parso molto nervoso. Ha questo atteggiamento nei confronti della stampa che lo fa apparire sempre irritato. Uno che fa l’allenatore deve saper accettare delle critiche. Sembra che non gli vada giù niente Se uno non la pensa come lui, non accetta le cose che gli vengono dette, è sempre contrariato. E’ difficile capire fino a dove fa l’attore o dove è “reale”. Non si capisce mai se il suo comportamento è sincero e schietto, oppure no. Il fatto che risponda sempre con questo tono è sintomo di evidente nervosismo”.

Ma l’Inter è prima in campionato, e comunque sia, ha passato il girone. Perchè tutto questo nervosismo?
“Secondo me la Champions pesa tanto, sente molto questo fattore. In parte, è anche una questione caratteriale, fa parte del personaggio Mourinho. Bisogna accettarlo per com’è, oppure non accettarlo”.

Circa un mese fa, ci avevi detto che per valutare Ferrara serviva ancora tempo. Ti ripropongo la domanda, è l’uomo giusto per la Juventus?
“Quando fai tanti risultati negativi di seguito, come ha fatto la Juventus, vuol dire che c’è qualcosa che non funziona. A questa squadra manca “quel che”, anche se, pur avendo perso tanto, rimane sempre agganciata ai primi posti. Forse questo è dettato anche dal fatto che l’Inter va un po’ meno forte rispetto agli anni scorsi e consente a quelli dietro di stare più attaccati. Penso comunque che la Juve debba cambiare qualcosa. Non so a che attribuire le colpe, vanno sempre divise equamente tra giocatori, società  ed allenatore.
La squadra è stata costruita in un certo modo, e così com’è, direi che balbetta un po’. Vediamo se riesce a ritrovare la strada giusta, ma quello che mi impensierisce di più è il livello del gioco. Mentre il Milan, che ha perso anche qualche partita, come domenica scorsa contro il Palermo, ha una sua idendità , la Juventus mi sembra che qui presenti una lacuna evidente. Penso che Ferrara abbia cambiato troppo quest’anno, a partire dai moduli di gioco che sono stati variati frequentemente. Se uno è emergenza, allora è una cosa che va bene, altrimenti non ha senso continuare a cambiare così spesso”.

Pensi che sia giunto il momento di dare fiducia a Giovinco al posto di Diego?
“Giovinco avrebbe certamente bisogno di più continuità , di essere usato maggiormente. Tenerlo un po’ dentro e un po’ fuori come viene fatto ora, non giova nè a lui nè alla società . Al posto di Diego? Le aspettative sui due brasiliani arrivati in estate (Diego e Melo, ndr) erano altissime, ed ai primi risultati negativi tutte le colpe sembravano loro. Penso che non sia esattamente così. Credo che Diego abbia bisogno di tempo per inserirsi. Ferrara non gli ha ancora trovato manco una giusta collocazione in campo, e quando manca questo si va sempre “a tentativi” e non va bene. Finchè Ferrara non trova gli undici titolari, la squadra non girerà  come può. Ha cambiato troppo ogni domenica”.

La redazione di Calcio News 24 ringrazia Paolo Rossi per la squisita disponibilità .

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