«A perderci siamo stati anzi noi, prendendolo con sei mesi di anticipo»

Dove sta la verità? Difficile capirlo adesso, fatto sta che le parole di Samuel Eto’o oggi sono risuonate come una vera e propria dichiarazione di guerra nei confronti della Sampdoria. L’attaccante, ora all’Antalyaspor ma fino all’anno scorso, per la seconda parte di stagione, proprio in blucerchiato, ha accusato la società di Massimo Ferrero di non avergli mai pagato una parte degli stipendi che gli erano dovuti. Accuse rimandate al mittente, oggi, dall’avvocato Antonio Romei, braccio destro del numero uno sampdoriano e, di fatto, reggente della società allo stato attuale. «Io non so perché Samuel abbia detto certe cose – ha detto Romei oggi – . Era anzi lui quello che aveva fretta di partire per andarsene in Turchia». Eto’o, lo ricordiamo, al termine della scorsa stagione aveva deciso di risolvere consensualmente il proprio contratto con i blucerchiati. A gennaio 2015, sempre l’attaccante camerunense, aveva deciso di risolvere il contratto che lo legava all’Everton per approdare in blucerchiato (a quanto pare rinunciado a una parte dell’ingaggio. 

ROMEI: «ETO’O, CI ABBIAMO PERSO NOI» – «Il contratto di Samuel è stato perfettamente risolto – ha aggiunto Romei ai microfoni di Sport Mediaset – . Tutte le pratiche burocratiche sono state svolte a dovere. Anzi se non altro, dovremmo dire, è la Sampdoria che ha perso 100mila euro quando ha pagato l’Everton per farlo venire da noi con sei mesi di anticipo rispetto alla scadenza naturale del suo contratto. Per noi non c’è nessun giallo, è stato già risolto». In verità no, perché la situazione è destinata a procrastinarsi nei prossimi giorni, sicuramente, con accuse, botte e risposte. Manca ad esempio all’appello una dichiarazione proprio di Ferrero, che dovrebbe arrivare già nella giornata di oggi. Di certo la questione è a suo modo spinosa: per adesso non c’è certezza né da una parte, né dall’altra, resta da capire soltanto se la Sampdoria deve davvero dei solti ad Eto’o.