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2016

De Roon: «Al Napoli? Sì, ma non subito»

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de roon azione atalanta settembre 2015 ifa

«All’Atalanta sto bene, è meglio se resto un’altra stagione»

Marten De Roon sogna di giocare in una grande squadra, ma non ha fretta. Il Napoli è all’orizzonte, ma il centrocampista dell’Atalanta potrebbe restare a Bergamo un altro anno: «E’ bello sapere che il mio lavoro è apprezzato, ma io non ho parlato con nessuno del Napoli. Di questo interessamento ho letto sui giornali e mi hanno informato gli amici via sms. Non penso molto al mercato e dovete credermi se vi dico che in questo momento ho in testa solo il desiderio di finire bene la stagione e di conquistare prima possibile la salvezza. Crescere professionalmente è quello a cui tutti i calciatori aspirano e il Napoli è una grande società che sta lottando per lo scudetto con la Juventus. Io però all’Atalanta sto bene e so di avere tante cose da imparare. Qui a Bergamo posso farlo più in fretta perché questo è il club giusto per me. Sono convinto che la soluzione migliore sia rimanere un’altra stagione», ha dichiarato l’olandese al Corriere dello Sport. Il Napoli è rimasto impressionato da De Roon, che può dire lo stesso della squadra di Maurizio Sarri: «Il Napoli è forte e ha il miglior giocatore del campionato, Higuain. Anche in mezzo al campo, però, non scherza: Allan, Jorginho e poi Hamsik, una leggenda… Da qualche settimana c’è anche il mio amico Alberto (Grassi, ndr) con cui mi sono trovato bene a Bergamo».

LOTTA PER LA SALVEZZA – E’ già tempo di bilanci per De Roon, che è stato acquistato dall’Atalanta per poco più di 1 milione e ora vale 10-15 milioni: «Stagione positiva anche se poteva essere migliore. Fino a dicembre eravamo tra le prime 6-7 in classifica e c’era più felicità rispetto a ora che siamo costretti a lottare per salvarci. Di certo siamo stati un po’ sfortunati perché non abbiamo vinto alcune partite in cui meritavamo i tre punti: abbiamo iniziato ad accumulare pareggi e sconfitte e la classifica è diventata bruttina. Purtroppo prima del successo con il Bologna giocavamo 45-60 minuti come a inizio stagione, ma poi subivamo sempre gol o non riuscivamo più a segnare». Ora, dunque, ci sarà da lottare per la salvezza: «Abbiamo 5 lunghezze di vantaggio sulla terz’ultima, ma non siamo al sicuro perché 8 giornate sono tante e perché Carpi, Frosinone e Palermo non molleranno. Una cosa che ho imparato subito in Italia è che nessun incontro è facile. Neppure per la prima in classifica contro l’ultima».

AMBIENTAMENTO – E poi spiega le differenze che ha individuato tra il calcio italiano e quello olandese: «In Serie A la tattica è fondamentale: da voi prima di tutto vengono l’attenzione difensiva e il non concedere spazi agli avversari, poi la fase offensiva e il giocare bene. Prima conta vincere, poi il calcio-spettacolo, mentre in Olanda se vinci e giochi male la gente non è contenta e magari ti fischia». E, infatti, non è stato facile inserirsi: «All’inizio sì. Le prime tre settimane in ritiro non parlavo neppure una parola di italiano e non capivo niente. Kurtic e Boakye mi hanno aiutato e in campo guardavo quello che facevano Cigarini e Migliaccio: non li copiavo perché ho il mio stile, ma cercavo di non sbagliare i movimenti».

PROSSIMA SFIDA – E’ la prima volta che De Roon lotta per non retrocedere, quindi avverte tanta pressione, ma domenica a Bergamo arriva il Milan e bisogna fare risultato: «A San Siro noi stavamo molto bene, mentre loro avevano dei problemi perché avevano cambiato molto. Donnarumma fu decisivo con alcune parate. Mi ricordo che Berlusconi venne nel nostro spogliatoio a farci i complimenti. Cosa disse? Una frase del tipo: “Avreste meritato di vincere perché avete giocato meglio del Milan”. Rimasi stupito anche perché fino a quel momento lo avevo visto solo sui giornali o in tv. Quando iniziò a parlare calò il silenzio e fu molto carino. Tornando a casa raccontai a mio padre e alla mia fidanzata l’accaduto e loro quasi non ci credevano. Dovremo essere pronti a dare il 200% e attenti a non abbassarci troppo. Ci sarà da lottare, proprio come contro il Bologna».

CONNAZIONALI – Paragonato in Olanda a Van Bommel, De Roon ha parlato degli altri olandesi che militano nel campionato italiano: «Due settimane fa contro la Lazio ho incontrato Hoedt che conosco perché abbiamo lo stesso agente. E’ un buon difensore. Idem De Vrij che però finora ha avuto tanta sfortuna. Con la palla tra i piedi è fortissimo e in Italia ha dimostrato di poter marcare chiunque. Strootman? Siamo stati insieme un anno allo Sparta Rotterdam, ma da quando sono in Italia non ci siamo mai sentiti. Spero di salutarlo e di scambiare la maglia con lui nella prossima gara tra noi e la Roma. E’ incredibile la sfortuna che ha avuto con quei continui problemi al ginocchio: gli auguro di tornare presto sui suoi livelli. Può essere importante anche per la nazionale», ha spiegato De Roon, che sogna di essere convocato dall’Olanda.

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