Le parole di Mihajlovic dopo Atalanta – Milan 2-1

Il commento di Sinisa Mihajlovic, allenatore del Milan, ai microfoni di “Sky Sport“, dopo la sconfitta di Bergamo contro l’Atalanta: «Faccio le mie condoglianze alla famiglia Maldini. ho avvertito in tutti i modi la squadra che questa partita doveva essere affrontata in un’altra maniera, chiedo scusa a tutti i tifosi ma contro le squadre che stanno sotto di noi facciamo fatica e questo non è accettabile. Ora andiamo in ritiro e se necessario restermo in ritiro fino a fine campionato. Dobbiamo guardarci indietro e pensare anche al Sassuolo. Sabato incontriamo la Juve, sono più forti di noi in questo momento, nulla è scontato nel calcio ma giocando così non andremo da nessuna parte».

NO ALIBI – «Non cerco e non voglio alibi. Siamo professionisti, dobbiamo guardare solo nel nostro giardino cercando di fare le cose come si devono fare. Io ho chiesto ai ragazzi di fare bene il lavoro per come sono pagati e quando non è così non mi piace. Lavoremo ancora ma certi difetti nemmeno con l’allenamento riesci a migliorarli. Quando si prendono dei gol vuol dire che è mancato qualcosa, non è sempre facile correggere i difetti. La concentrazione e la fame sono le cose principali e queste non devono mai mancare. Io credo che i giocatori si rendano conto di queste lacune ma non so se il ritiro servirà ma è l’ultima cosa che è rimasta da fare. Io avevo già detto tutto prima della partita con la Lazio, siamo là, guardiamo le partite, ci alleniamo e finchè non vedo le cose che voglio vedere restermo in ritiro fino a fine campionato. Male oscuro? La forza del Milan negli anni passati ma anche da me quando ero nella Lazio, c’erano certi giocatori che quando uno alza la cresta gliela mettono a posto. Non ci sono più i giocatori di una volta e questo ruolo poi deve svolgerlo l’allenatore ma fino a un certo punto: è una situazione complicata ma anche stimolante».