2016
Galliani: «In crisi e ci chiediamo il perché»
«Per Maldini faremo qualcosa di grande, la squadra sarà ai funerali»
Un’altra sconfitta, un’altra stagione praticamente andata: il Milan si risveglia male dopo la debacle contro l’Atalanta. Da ieri i rossoneri sono ufficialmente in ritiro punitivo: Sinisa Mihajlovic rischia seriamente il posto (forse se lo è già giocato), anche se oggi il pensiero della dirigenza milanista, con l’amministratore delegato Adriano Galliani in testa, va più che altro alla scomparsa di Cesare Maldini. L’ex giocatore e allenatore rossonero, bandiera di un Milan che ormai non c’è più da tempo, si è spento ieri all’età di 84 anni. Intervenuto poco fa in radio, Galliani è partito dalle questioni più impellenti: «Stiamo vivendo un momento molto difficile: stavamo andando a un buon ritmo, poi però sono arrivati solo due punti in quattro partite e ci stiamo ancora chiedendo come mai – le parole dell’a. d. rossonero – . Abbiamo ancora la finale di Coppa Italia con la Juventus che potrebbe cambiare la storia della stagione. Con i bianconeri abbiamo la partita in campionato e la finale di coppa».
«PER MALDINI FAREMO QUALCOSA DI GRANDE» – Quindi l’omaggio a Cesare Maldini: «Maldini è stato il Milan sia per quanto fatto da lui sia per quanto fatto dal figlio Paolo. Era un uomo elegante, un uomo di fascia che diventò libero – ricorda Galliani a Radio Anch’Io Sport su Radio 1 RAI – . Era una persona fantastica, il primo italiano ad alzare la Coppa Campioni al cielo. Sia lui che Paolo sono stati un caso più unico che raro, forse irripetibile. Voglio ringraziare tutti i tifosi italiani che ieri gli hanno reso omaggio, in particolar modo quelli dell’Inter. Con il presidente Silvio Berlusconi stiamo già parlando per provare ad organizzare qualcosa di grande per ricordare Maldini. Sicuramente tutta la squadra del Milan sarà presente ai suoi funerali». Le esequie muoveranno domani, martedì 5 aprile, presso la basilica di Sant’Ambrogio a Milano, alle ore 11.