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2016

Lazio: tutti gli allenatori di Lotito

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pioli lazio dicembre 2015 ifa

Da Mimmo Caso a Simone Inzaghi: gli allenatori di Lotito in 12 anni di presidenza

Stefano Pioli non è più l’allenatore della Lazio. Il tecnico emiliano è stato esonerato da Claudio Lotito poche ore dopo la sconfitta nel derby con la Roma: Pioli è il primo allenatore ad essere esonerato dopo la sconfitta in un derby. Pioli aveva iniziato la sua avventura sulla panchina della Lazio il primo luglio del 2014 guidando la Lazio a una splendida cavalcata fino a raggiungere il terzo posto, valido per la qualificazione ai play-off di Champions League, dopo lo scontro diretto dell’ultima giornata con il Napoli. Ripetersi è sempre difficile e Pioli e la Lazio non sono riusciti nell’impresa di ripetere la stagione 2014/2015. L’attuale stagione non è nata sotto una buona stella: l’eliminazione ai play-off di Champions contro il Bayer Leverkusen ha inciso sul cammino dei biancocelesti e l’estromissione dall’Europa League per mano dei cechi dello Sparta Praga è stata la punta dell’iceberg della deludente stagione. Il destino di Pioli era ormai segnato dopo la sconfitta in Europa ma Lotito aveva dato una fiducia a tempo all’allenatore: vincere il derby oppure esonero. La Lazio ha perso per 1 a 4 e il presidente Lotito ha esonerato Pioli chiamando Simone Inzaghi. Inzaghino è il nono allenatore dell’era Lotito. Ma andiamo nello specifico ad analizzare lo storico degli allenatori ingaggiati dall’attuale presidente della Lazio.

DA MANCINI A DELIO ROSSI – Lotito ha preso la Lazio nel 2004, allora alla guida dei biancocelesti c’era Roberto Mancini (il Mancio guidava la Lazio dal 2002) ma il tecnico di Jesi disse addio alla Lazio per andare a guidare l’Inter e Lotito decide di affidarsi a Mimmo Caso, allenatore della Primavera. Dopo un discreto inizio sia in campionato che in Coppa Uefa, la situazione peggiora. Dopo 16 gare e 17 punti, vista la cattiva posizione in classifica e il difficile rapporto con i giocatori più rappresentativi, su tutti Paolo Di Canio, il presidente laziale Claudio Lotito decide di esonerarlo. Al suo posto arriva Giuseppe Papadopulo, esperto allenatore che aveva fatto bene a Siena. Con i biancocelesti ottiene il 10º posto, conquistando l’accesso in Intertoto e centrando al suo esordio sulla panchina delle Aquile una vittoria nel Derby per 3-1 ma non gli basta per essere confermato da Lotito che decide di puntare su Delio Rossi. Rossi è l’allenatore più longevo dell’era Lotito, resterà alla guida della Lazio per 4 anni. Firma un contratto annuale ed ottiene sul campo un sesto posto, con la conseguente qualificazione alla Coppa Uefa ma, in seguito allo scoppio di Calciopoli, e la penalità di trenta punti da scontare nella stagione appena conclusa, la Lazio perde i requisiti per la partecipazione alla Coppa Uefa. Lotito decide di confermare Rossi con un triennale e l’allenatore ripaga la fiducia portando la Lazio al terzo posto nonostante la penalità di 3 punti (penalità che inizialmente era di 11 punti). Al terzo anno però le cose non vanno bene. La Lazio si qualifica in Champions League ma in campionato arriva al 12° posto. Rossi però viene confermato alla guida dei biancocelesti e nella stagione 2008/2009 conquista la coppa Italia.

DA BALLARDINI AL REJA BIS – Dopo Delio Rossi, Lotito decide di puntare su Davide Ballardini, reduce da una grande stagione a Palermo ma l’avventura di Ballardini alla Lazio non è fortunata nonostante l’ottimo avvio di stagione dovuto alla conquista della Supercoppa Italiana: il 10 Febbraio Davide Ballardini è esonerato: lascia la Lazio al terzultimo posto con un bilancio in campionato di 4 vittorie, 10 pari, 9 sconfitte per un totale di 22 punti in 23 gare. Lotito ingaggia Edy Reja e l’esperto tecnico riesce a risollevare le sorti della Lazio portando i biancocelesti al dodicesimo posto. Nel 2010/2011 porta la Lazio al quinto posto e alla conseguente qualificazione in Europa League e nel 2011/2012, nonostante le dimissioni rassegnate per ben due volte, ottiene il quarto posto in classifica. Dopo l’ere Raja, Lotito sorprende tutti e decide di affidare la panchina laziale allo ‘sconosciuto’ Vladimir Petkovic, allenatore svizzero. Petkovic porta la Lazio al 7° posto ma soprattutto conduce i biancocelesti alla vittoria della coppa Italia, la sesta della storia della Lazio, ottenuta grazie al successo nel derby con la Roma per 1-0 con un gol di Lulic. Il 4 gennaio 2014, dopo una serie di risultati poco soddisfacenti alla guida della Lazio e la firma per guidare la Nazionale svizzera dal 1º luglio 2014, viene esonerato e sostituito da Edy Reja con la Lazio che chiuderà la stagione al nono posto. Dopo il Reja-bis infatti è la volta di Stefano Pioli. Il resto è storia recente.

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