2016
Guerriglia a Palermo: rischio porte chiuse
Scontri in centro, bombe carta e fumogeni allo stadio
Palermo insorge: scontri in centro tra gli ultrà nel pomeriggio, poi partita sospesa due volte per lanci di esplosivi e fumogeni. Il Palermo ora rischia dall’ammenda fino a 50 mila euro alla squalifica del campo, ma è più probabile che il giudice sportivo, sulla base del referto arbitrale e dei collaboratori federali, decida di chiudere il settore da cui sono partite le bombe carta e i fumogeni o l’intero stadio per almeno un turno. La protesta comunque è proseguita nel post-partita: all’inizio della ripresa, infatti, due pezzi del tifo organizzato della curva Nord si sono radunati sul piazzale del Barbera per proseguire la contestazione fino a tarda ora.
AGGUATO – Il culmine di una giornata di follia, cominciata con i tafferugli in città tra un gruppo di tifosi rosanero e supporter della Lazio. Intorno alle 16, infatti, è scoppiata una rissa furiosa in via Mazzini che è stata sedata tempestivamente dalle forze dell’ordine. Una trentina di tifosi laziali sono stati sorpresi al bar da un gruppo di ultrà palermitani e in pochi minuti è scoppiato il caos. Un ragazzo palermitano si trova al pronto soccorso con trauma cranico e un grosso ematoma alla testa. La Digos sta cercando di risalire ai responsabili visionando i video a disposizione. Probabilmente si tratta di un regolamento di conti dopo gli scontri avvenuti nel match d’andata. La polizia ha fermato 5 palermitani (mentre altri 3 sono ancora ricercati), che sarebbero legati al movimento “Anomalia ex carcere”, e altrettanti laziali.