2016
Federer: «Tifo per Totti. Io, lui e Rossi siamo come i panda»
Il tennista svizzero parla da Montecarlo, dove si gioca il primo 1000 stagionale sulla terra rossa
Di bandiere il calcio, così come quasi tutti gli altri sport, ne è sempre più povero. Non sempre però l’età avanzata coincide con la rottamazione ed è il caso di Roger Federer, Francesco Totti e Valentino Rossi, simboli di discipline differenti ma ancora lontani dall’appendere al chiodo i propri strumenti del mestiere. A parlare è il campione svizzero di tennis, che dopo l’infortunio al ginocchio e l’operazione può finalmente tornare a giocare, direttamente da Montecarlo, dove si gioca il primo Masters 1000 della stagione sulla terra rossa.
SPECIE PROTETTE – L’ex numero 1 al mondo ha parlato a corriere.it: «Io, Totti e Rossi come specie in via d’estinzione come il panda? La battuta è buona e contiene una verità perché è vero che, in un certo senso, apparteniamo a un’altra specie. Io, Francesco e Valentino incarniamo i nostri sport. Quello che hanno fatto loro per calcio e motociclismo, non ha eguali. Sono esempi, icone, storia contemporanea. Nessuno può dirci quando smettere, è una decisione talmente intima e personale. Totti vuole continuare? Ne ha il diritto e io faccio il tifo per lui. Con me è sempre di una gentilezza imbarazzante: anche quest’anno, se verrò a Roma, gli chiederò dritte sui ristoranti. Rossi non lo vedo da un po’ però sono convinto che la stagione scorsa, sia pure con quel finale amaro, gli abbia dato nuove motivazioni. E poi li chiamano veterani…».