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2016

Eto’o: «Sampdoria, fai ciò che devi!»

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etoo azione sampdoria aprile 2015 ifa

Il commento di Olinga: «Sono stato maltrattato dalla Samp»

Arrivano tutte le verità di Samuel Eto’o. Il campione camerunense ha tenuto una conferenza stampa all’Hotel Melia per commentare, dopo una discussa intervista, le accuse alla Sampdoria riguardo il mancato rispetto dei blucerchiati degli accordi economici pattuiti ed il mancato tesseramento di Fabrice Olinga. Eto’o, oggi all’Antalyaspor, ha rilasciato alcune dichiarazioni, accompagnato dal manager e dall’avvocato, riportate da Sampnews24.com: «Ho sempre lottato durante la mia carriera per essere contro a este situazioni. Non voglio essere molto lungo: chiedo al Presidente Massimo Ferrero e all’avvocato Romei a cui ho sempre dato la mia fiducia di fare il giusto e quello che devono. E spero che tutti i messaggi che ricevo dal presidente, che sono bei messaggi, vengano dimostrati dai fatti. Ho sempre cercato di essere gentile e galantuomo durante la mia carriera, e penso che la galanteria non abbia prezzo, quando bisogna dire no, bisogna dirle. Ho sempre creduto nel presidente e credo ancora nel presidente e nella grande squadra che è la Sampdoria e spero che una cosa così non avvenga mai più».

IL COMMENTO DI OLINGA – Oltre le parole di Eto’o, del suo manager e del suo avvocato, arriva anche il commento dello stesso Olinga: «Sono stato maltrattato dalla Sampdoria, ho firmato – conferma Olinga in un messaggio video – un contratto ma c’erano situazioni poco chiare perché siamo arrivati un punto in cui mi hanno messo da parte, ho fatto il ritiro ma facevo parte del gruppo per modo di dire mi hanno chiamato dicendomi che dovevo andare via senza spiegazioni. Sono andati a Milano, i 6 mesi prima ero in Romania ma non potevo giocare, non ho presto stipendio per mesi. Durante l’estate non mi sono allenato, la Sampdoria faceva promesse. L’Apollon mi ha dato l’opportunità di giocare al moscone ma la Sampdoria mi ha fatto credere che non potevo giocare. Sapevano del passaporto, oggi ho dato mandato ai miei avvocati di difendere i miei interessi, che la verità venga fuori che che una storia così non si ripeta èiù, non ho niente da dire alla Sampdoria e i miei avvocati faranno di tutto per difendere i miei interessi. Spero che davanti alla Fifa potremo avere tutte le risposte»

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