Tifosi durissimi: «Con gli acquisti di gennaio, vince solo il calzolaio»

Sembra l’ironia della sorte, ma è tutto vero: ieri Paulo Sousa ed Andrea Della Valle erano a cena a Villa Cora, nello stesso identico ristorante che settimana scorsa è stato il pomo della discordia, quello in cui il tecnico portoghese avrebbe incontrato gli emissari dello Zenit San Pietroburgo (incontro, del resto, non del tutto smentito). Sousa e Della Valle erano allo stesso tavolo, ma c’era anche il resto della Fiorentina: un incontro, quello tra le parti, volto soprattutto a ridare forza e coraggio ad una sqaudra che nelle ultime settimane si è decisamente perso, tra sconfitte e polemiche. Quella di ieri non può definirsi come una pace tra staff tecnico e proprietà, ma almeno come una tregua: in settimana Sousa poi incontrerà nuovamente la dirigenza per comprendere meglio il proprio futuro, anche se in molti non scommetterebbero un solo euro sulla possibilità che il portoghese rimanga ancora un’altra stagione a fronte dell’offerta milionaria da parte dei russi. 

LO STRISCIONE DEI TIFOSI VIOLA – La tifoseria, del resto, pare essere dalle parte del tecnico, ovvero contro la proprietà, colpevole di avere investito poco soprattutto sul mercato di gennaio, quando la Fiorentina era ancora in lotta per un posto in Champions League. Ieri uno striscione dei tifosi viola, appeso al di fuori dello Stadio Franchi, ha spiegato meglio la situazione attuale: «Con gli acquisti di gennaio, vince solo il calzolaio». Sono almeno cinque le motivazioni che hanno portato la Fiorentina, partita benissimo in campionato quest’anno, al momento attuale, secondo La Repubblica – Firenze: il crollo in attacco di Nikola Kalinic, mattatore del girone d’andata viola, le voci riguardanti la vendita della società (pure quelle non smentite dai Della Valle), le voci sul futuro di allenatore e dirigenza l’anno prossimo, l’ultima polemica riguardante la polemica di Sousa con i presunti amici, la mancanza di un difensore di peso. Il viaggio nella crisi viola è completo.