Il clamoroso piano dell’ex presidente prevede anche Simeone ed Ibra

Non solo un’idea, ma un piano concreto, scrivono oggi le cronache: Massimo Moratti vuole tornare al vertice dell’Inter ed ha già fissato dei paletti per farlo entro l’inizio della prossima stagione. La parentesi Erick Thohir di questi anni, forse un po’ fallimentare ma necessaria per ripianare i debiti interisti di qualche anno e provare ad entrare in linea con i parametri del Fair Play Finanziario UEFA (i nerazzurri sono quasi dentro ormai), potrebbe chiudersi presto. In questo senso è da leggersi l’affare per il rinnovo di contratto del main sponsor Pirelli, voluto da Massimo Moratti con Marco Trochetti Provera: dietro ci sarebbe il colosso chimico cinese Chemchina (nuovo padrone dell’azienda di pneumatici italiana, appunto), intenzionato ad aiutare Moratti a prendere un altro 25% delle quote nerazzurre. L’ex presidente, che possiede già il 30%, tornerebbe così in maggioranza e potrebbe riappropriarsi della sua creatura. Ci sarebbe poi un misterioso (per ora) fondo del Kuwait già partner di Saras, anche quello potenziale alleato di Moratti, che potrebbe prendere il resto delle quote (il 45%) qualora Thohir dovesse decidere di uscire di scena.

MORATTI TRA SIMEONE ED IBRAHIMOVIC – Dal canto suo Thohir avrebbe già fatto presente, scrive Il Giornale oggi, di voler rientrare dall’investimento fatto: la possibilità di vendere non è lontana ed il magnate indonesiano potrebbe decidere di investire in un club inglese. Con Moratti di nuovo presidente dal punto di vista tecnico ci sarebbero tante novità: qualora Roberto Mancini dovesse dare l’addio, l’ex numero uno nerazzurro darebbe l’assalto ad un grande ex, Diego Pablo Simeone, attuale allenatore dell’Atletico Madrid. Potrebbe esserci qualche cessione importante (come quella di Samir Handanovic, che sarebbe sostituito da Mattia Perin dal Genoa), ma non è escluso anche un colpo ad effetto per annunciare il ritorno: Zlatan Ibrahimovic è il nome grosso a cui Moratti è legato. L’attuale attaccante del Paris Saint-Germain è in scadenza, quindi ci sarebbe da pagare solo il suo lauto ingaggio. I rapporti con il procuratore dello svedese Mino Raiola sono freddi da un po’ di anni, ma a tutto c’è rimedio…