Fenucci: «Corvino? Sa come la pensiamo» - Calcio News 24
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2016

Fenucci: «Corvino? Sa come la pensiamo»

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fenucci roma luglio 2014 ifa

«Giaccherini fa parte del progetto, i proventi delle cessioni saranno reinvestiti»

Nessun dubbio in casa Bologna sulla permanenza di Roberto Donadoni, accostato alla panchina azzurra nelle ultime settimane. Non ci saranno sorprese al termine della stagione per quanto riguarda la guida tecnica del club felsineo. Qualcosa potrebbe cambiare, invece, a livello dirigenziale, perché il direttore sportivo Pantaleo Corvino è in uscita: «Non c’è nulla di nuovo sotto il sole: in un club moderno che punta a crescere non ci possono essere aree considerate di monopolio da parte di qualcuno, ma solo condivisione. Questo è lo spirito che vuole Saputo, questa è l’unica strada per andare lontano. Con i diesse delle altre squadre mi sento spesso, ma perché fa parte del lavoro. Il nostro diesse è Corvino, lavora ancora per noi. Se sarà necessario ci muoveremo in tal senso a tempo debito. Tireremo le somme una volta che la salvezza sarà cosa certa. Allora, se qualcuno non condividerà la nostra visione di calcio e di club, lo comunicherà», ha dichiarato Claudio Fenucci a Il Resto del Carlino.

CONDIVISIONE – A margine della conferenza stampa in cui il Bologna e la Faac hanno annunciato la prosecuzione del rapporto di sponsorizzazione, l’amministratore delegato del club rossoblù ha smentito l’ipotesi sul suo eventuale passaggio al comando dell’area tecnica e poi si è concentrato sul cammino della squadra: «L’ho letto, ma no. E se sarà necessario cambiare non ricorreremo neppure ad amici di amici. Vogliamo una società forte in cui ci sia condivisione, perché solo così si cresce. La verità è che dopo una lunga cavalcata i ragazzi inconsciamente avevano un po’ mollato. Se ne è parlato e la reazione è arrivata. Sappiamo che il nostro campionato non è finito».

IL PIANO – La lente d’ingrandimento si sposta poi sul mercato. Ecco la strategia estiva del Bologna: «Grazie a Saputo, non abbiamo bisogno di vendere. Allo stesso tempo ritengo che non esistano calciatori incedibili», ha spiegato Fenucci, che sul futuro di Amadou Diawara, accostato a Manchester City, United, Juventus, Chelsea e Bayern Monaco, ha tagliato corto: «Stiamo discutendo l’adeguamento del contratto, anche Giaccherini fa parte del progetto legato alla prossima campagna acquisti». Una cosa, però, è sicura: «Tutti i proventi derivanti da cessioni sarebbero reinvestiti in acquisti per creare valore patrimoniale al club. Con questa politica la Roma è cresciuta. Abbiamo un monte ingaggi che si avvicina ai 40 milioni di euro, cifra molto vicina al nostro fatturato. In proporzione è come se la Juventus spendesse 300 milioni in stipendi. Per questo bisogna aumentare i ricavi e patrimonializzare perché alla lunga così il giochino non reggerebbe».

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